Oggi, 27 settembre, si è consumata una vera e propria strage. Un uomo di 66 anni, ad Alessandria, ha ucciso la moglie e il figlio 17enne, per poi recarsi nella casa di riposo dove viveva la suocera e uccidere anche lei. L’uomo si è poi tolto la vita. Lo riporta Il Corriere della Sera.
A far scattare l’allarme è stato l’omicidio-suicidio avvenuto all’interno della casa di riposo. I due corpi senza vita sono stati ritrovati dal personale della struttura. Il ragazzo, che frequentava un istituto superiore, sarebbe stato ucciso nel sonno. All’origine della strage un crescente disagio personale, che lo avrebbe portato il 66enne, ingegnere, a pensieri autolesionistici.
A commentare l’assurda faccenda la preside della scuola frequentata dal ragazzo. “Matteo frequentava il nostro istituto, faceva il quarto anno dell’indirizzo di elettrotecnica. Il padre era molto attento ai bisogni del figlio, da risultare a volte iper-presente”, ha detto a LaPresse.
“La giornata più dura sarà domani”
La preside ha aggiunto che “durante il Covid Martino era molto apprensivo poiché la moglie era stata male e spesso evitava di mandare il figlio a scuola. Terminata però la pandemia, le cose sono andate meglio”. La dirigente ricorda Matteo come “un ragazzo in gamba, mite, pacato e molto solare. A scuola non si è mai assentato e aveva ottimi voti, è stato sempre promosso. Non abbiamo avuto nessuna avvisaglia di problemi familiari”. Matteo era a casa oggi, “la sua classe doveva entrare più tardi per via di una assemblea sindacale”.
“La giornata più dura sarà domani – conclude la preside – quando gli studenti dovranno venire a scuola e fare i conti con la perdita di un loro compagno”.