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Omicidio Bagheria, il preside della scuola dove insegnava la maestra Teresa Spanò: “Valida e disponibile, siamo sconvolti”

Ha lasciato sgomento un intero paese l’omicidio di una 55enne, Teresa Spanò, trovata morta ieri, 2 gennaio, nella sua abitazione Bagheria, in provincia di Palermo. Sua figlia, una 17enne, ha confessato di aver ucciso la madre, anche se le indagini sono ancora in corso per accertarlo. Ad esprimere il cordoglio per la tragica scomparsa della donna è stato il dirigente scolastico dell’istituto in cui questa lavorava, come riporta Fanpage.it.

Una comunità profondamente scossa

La 55enne prestava servizio presso la scuola elementare di Casteldaccia. “La scuola è sotto choc per quanto successo. La collega era una persona valida, e disponibilissima. Era la mia collaboratrice della presidenza. Era una persona molto discreta”, queste le parole del preside Giuseppe Carlino.

“Noi sapevamo che viveva per questa figlia. Non avevamo notizie di liti e di rapporti conflittuali. Io sono arrivato da poco, ma tanti colleghi che hanno lavorato con lei per anni sono davvero disorientati e molto colpiti da quanto successo”, ha continuato.

A quanto pare la scuola organizzerà presto una commemorazione per la povera insegnante: “Io sono rientrato oggi dalle ferie per essere presente insieme agli altri professori per gestire quanto successo e qui a scuola siamo sconvolti. Adesso parlerò con i docenti e cercheremo di capire cosa fare per ricordare la nostra collega”.

Cosa è scattato nella mente della ragazza?

Anche il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, ha commentato il triste accaduto, concentrandosi sulla ragazza, evidentemente vittima di un profondo disagio: “Quello che è successo a Bagheria è un dramma. C’è una donna morta, ma c’è anche un ragazza di 17 anni che se arriva a compiere un gesto simile manifesta solo tantissimo disagio. Adesso dobbiamo dare l’ultimo saluto ad un’insegnante conosciuta e apprezzata in paese anche per le sue attività sociali e in parrocchia, ma dobbiamo stare vicino alla ragazza. Senza esprimere giudizi sommari o puntare il dito contro”.

La ragazza, che ha chiamato i carabinieri la mattina del 2 gennaio annunciando di aver ucciso la madre per poi cambiare versione ed infine crollare durante l’interrogatorio, al momento si trova nella Comunità terapeutica educativa di Caltanissetta dove resterà sino a nuove disposizioni. Nel frattempo si attendono i risultati dell’autopsia sul corpo della maestra, che sarà effettuata nei prossimi giorni, per avere delle risposte più certe sulle cause della morte.

Come riporta La Repubblica, la decisione di non rinchiudere la giovane, minorenne, in un istituto penale minorile è stata presa dalla procura visto che la ragazza è incensurata e ha confessato il delitto. La 17enne frequenta l’ultimo anno del liceo classico Scaduto di Bagheria. A quanto pare da un po’ di tempo, da ragazza studiosa e tranquilla, era diventata sempre più ribelle. I forti litigi con la madre, secondo quanto raccontano i vicini di casa, erano all’ordine del giorno.

Redazione

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