Emergono ulteriori dettagli sull’omicidio che ha avuto luogo a Primavalle, quartiere di Roma, la cui vittima è una 16enne, studentessa di un liceo psicopedagogico della zona. Mentre continuano le indagini sul presunto assassino, un coetaneo della ragazza, si cerca di scavare sul suo passato, anche scolastico.
Qualcosa era cambiato negli ultimi mesi
Secondo quanto riporta Il Messaggero, la giovane, negli ultimi mesi, avrebbe avuto alcune difficoltà a scuola. Dall’istituto avrebbero fatto sapere che la 16enne avrebbe avuto sempre risultati soddisfacenti anche se non brillanti, ma qualcosa sarebbe cambiato negli ultimi mesi: dalle molte assenze ad alcuni debiti formativi da colmare a settembre fino a una presenza che più di un docente aveva visto e nella quale aveva ravvisato un potenziale pericolo.
La ragazzina, secondo queste, ancora parziali, ricostruzioni, era da tempo in uno stato di agitazione, di cui non si conosce bene il motivo. La giovane pare apparisse, negli ultimi tempi, turbata nonché assente, spaventata a tal punto che pare fossero stati attivati alcuni dei cosiddetti “percorsi” per studenti in difficoltà.
Su questo ancora nulla di certo ma al liceo c’è chi parla anche di presunte violenze pregresse. “È sempre stata una ragazza corretta nei confronti di tutti e soprattutto onesta”, ha detto un suo compagno di classe. Si tratta di un’altra testimonianza dopo quella di un altro studente, che ha raccontato: “Era una ragazza intelligente, un po’ agitata, ma qui in questo quartiere difficile è facile”.
Il ricordo della scuola
Nel sito ufficiale della scuola che frequentava la giovane, oggi, è comparso questo messaggio, a firma del dirigente scolastico: “Il liceo si stringe al dolore dei genitori. La notizia della scomparsa di Michelle, uno dei tanti sorrisi della scuola, ha sconvolto tutta la comunità scolastica del liceo. Ci uniremo per non dimenticarla e far vivere in ognuno la sua Memoria. L’istituto starebbe organizzando celebrazioni e fiaccolate in questi giorni in memoria della propria studentessa.
Il dirigente scolastico del suo liceo ha detto, come riporta RaiNews: “Mi sono attivato con gli psicologi della Asl per avere un aiuto per i compagni di classe di Michelle. Se lo vorranno, potranno partecipare anche i genitori della ragazza. Il messaggio che voglio mandare è che la scuola c’è e che è giusto ritrovarci per parlare di quello che è successo. Michelle era seguita dai professori, ha avuto dei problemi, quindi di vista e attraverso i racconti dei docenti la conoscevo anche io. Nella mia scuola ci sono 1.600 alunni, figli per me. Ieri il mio liceo ha perso una figlia”.
La ministra Roccella: “Le leggi non bastano, sensibilizzare a scuola”
La ministra per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella, come riporta La Repubblica, ha parlato di educazione a scuola e prevenzione di femminicidi a margine dell’evento Fenix 2023: “La legge è su prevenzione, misure cautelari, braccialetto elettronico per intercettare le situazioni e i reati spia. Deve iniziare il proprio percorso ma sono sicuro che avrà degli effetti”.
“Non tutto si può prevenire con la legge – ha aggiunto Roccella -. Abbiamo messo in campo un’iniziativa di sensibilizzazione nelle scuole con il Ministro Valditara sin dal prossimo autunno. Poteremo casi e testimonianze per capire ai ragazzi cosa sia la violenza e come distrugga le vite”.