Omofobia, la condanna del sottosegretario Toccafondi: ma non parlatemi di famiglia omosex
Va bene la lotta alla discriminazione, ma non esageriamo: la famiglia non può essere composta da due persone dello stesso sesso. E i docenti dovrebbero farlo comprendere ai nostri alunni. È il concetto espresso dal sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, che domenica 19 gennaio ha partecipato in Palazzo Vecchio a Firenze ad un convegno organizzato da Domus production sulla proposta di legge Scalfarotto. Secondo Toccafondi bisogna dire “sì alla lotta alla discriminazione, ma no ad un uso ideologico di questo concetto per arrivare alla famiglia formata da due persone dello stesso sesso: l’appello – ha sottolineato il sottosegretario – è a tutti, e non solo al mondo della scuola, di abbassare i toni e di non usare l’ideologia ma di usare il realismo, il buon senso e la ragione”.
Toccafondi ha poi aggiunto che “la lotta contro la discriminazione è una battaglia comune. In Italia dobbiamo essere tutti impegnati, anche nelle scuole, a far comprende ai nostri ragazzi che le differenze ci possono essere e occorre contrastare la discriminazione contro queste differenze, ma altra vicenda è uniformare direttamente o indirettamente il concetto di famiglia anche a unioni di persone dello stesso sesso”.
Non possiamo entrare nel merito delle parole del sottosegretario. Ma, di sicuro, non tutti saranno d’accordo. Soprattutto sul fatto che il corpo dirigente e docente delle scuole debba pensarla necessariamente alla stesso modo.