Il documento, redatto da DigiPA e Formez, con l’obiettivo di suggerire alle pp.aa. criteri e strumenti per la riduzione dei siti web pubblici obsoleti ed il miglioramento di quelli attivi, è stato pubblicato da pochi giorni sul sito www.innovazionepa.gov.it.
Le disposizioni previste dalle Linee guida saranno rilevanti ai fini della misurazione e della valutazione della performance sia organizzativa, sia individuale, prevista in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.
Uno degli obiettivi fondamentali è, quindi, razionalizzare le informazioni presenti in rete, ridurne i costi di gestione e offrire un servizio che vada nella direzione di un miglioramento continuo.
La questione riguarda oltre 40.000 siti web gestiti dalle pubbliche amministrazioni, suddivisi tra istituzionali e tematici. Per i primi, gli interventi di razionalizzazione mirano quasi interamente ad una revisione dei contenuti e ad una eventuale cancellazione di pagine obsolete; mentre, per quanto concerne la seconda categoria, oltre alla revisione dei contenuti, si può giungere ad una vera e propria dismissione, ove non sussistano più le condizioni minime di utilità.
Le singole Amministrazioni dovranno definire tra gli obiettivi prioritari quello di rendere disponibili all’utenza servizi fruibili on-line, classificando i servizi sulla base della tipologia di utenza cui essi sono destinati. Nel caso delle istituzioni scolastiche, la tipologia cittadino/utente dovrà essere ulteriormente specificata distinguendo l’utenza in studenti, genitori e docenti, ma l’offerta di servizi avrà sempre come finalità l’istruzione.
Le Linee guida descrivono dettagliatamente, oltre ai contenuti minimi e alle figure coinvolte nello sviluppo e nella gestione dei siti web delle PA, tutte le modalità necessarie per procedere alla loro razionalizzazione ed in particolare su come:
1) 1) iscrivere un sito al dominio ".gov.it", come condizione essenziale per l’immediata riconoscibilità della sua natura pubblica e scegliere il nome del sito, per identificare livello amministrativo, specificare l’amministrazione che lo gestisce ed il responsabile incaricato;
2) 2) soddisfare i principi di trasparenza dell’azione amministrativa, identificando i contenuti minimi indispensabili di un sito web pubblico e le politiche di gestione in merito alla natura e all’utilizzo dei contenuti on line ed alle modalità di trattamento dei dati inseriti dall’utente;
3) 3) garantire il costante aggiornamento di un sito web pubblico e renderlo visibile;
4) 4) rispettare i requisiti di accessibilità e usabilità;
5) 5) realizzare l’accesso sicuro ai servizi on line;
6) 6) rispettare le corrette regole per il trattamento dei dati personali;
7) 7) monitorare la qualità di un sito web pubblico.
Da ora e per due mesi il documento nella sua versione preliminare del 9 marzo 2010 sarà oggetto di una consultazione pubblica, attraverso un forum di discussione dedicato presente sullo stesso portale, per coinvolgere i vari stakeholder nel proporre suggerimenti e indicazioni utili per una revisione del documento.
I riscontri e le indicazioni che perverranno durante la fase di condivisione e confronto saranno utilizzati per una revisione delle Linee guida.
In base ai risultati della consultazione pubblica, ai conseguenti avanzamenti delle Linee guida e ai progressi tecnico-normativi in materia, si procederà anche alla stesura di un "Vademecum", il cui scopo sarà fornire alle Pubbliche Amministrazioni una guida organica sulle modalità di razionalizzazione, dismissione, gestione, sviluppo e diffusione dei siti web pubblici.