Continuano le proteste nel mondo nella scuola. Le mobilitazioni prendono forma in diverse parti d’Italia. In particolare due eventi hanno catturato l’attenzione: le proteste a Corigliano Rossano contro il ridimensionamento scolastico e la lotta degli studenti milanesi per il diritto allo studio.
Nella città calabrese di Corigliano Rossano (Cosenza), un’onda di proteste ha riunito migliaia di persone in una manifestazione organizzata dall’Amministrazione comunale. Studenti, famiglie, personale scolastico e rappresentanti sindacali hanno unito le forze per esprimere il loro forte dissenso contro il ridimensionamento scolastico, iniziativa che sta creando non pochi malumori, specialmente nel mezzogiorno d’Italia.
Il sindaco Flavio Stasi ha sottolineato le incongruenze del piano, evidenziando come: “questa proposta di dimensionamento scolastico non si può discutere, non finché impone a Corigliano Rossano la soppressione di autonomie con mille iscritti, mentre altrove vengono salvaguardate autonomie con poche centinaia di iscritti”. La comunità di Corigliano Rossano respinge queste misure e ritiene che debbano essere corrette.
A Milano, gli studenti lombardi si stano preparando, in vista del 17 novembre, per un flash mob di protesta. La loro richiesta principale riguarda il diritto allo studio, che deve essere garantito in modo più efficace. Ciò comprende l’accesso a materiali scolastici e trasporti, che spesso rappresentano un onere finanziario significativo per gli studenti e le loro famiglie.
Per affrontare questa sfida, gli studenti stanno chiedendo alla Regione Lombardia di stanziare i fondi necessari per rendere gratuiti i materiali scolastici e i trasporti. Inoltre, propongono l’istituzione di un “Reddito di Formazione”, un sostegno economico diretto per tutti gli studenti della regione.
Gli studenti non si limitano all’aspetto economico. Essi chiedono anche l’implementazione di sportelli psicologici efficienti in tutte le scuole e l’introduzione delle “Carriere Alias” in tutti gli istituti, mirando a creare un ambiente scolastico più sano e inclusivo.
Inoltre, gli studenti stanno cercando di rafforzare la loro rappresentanza, chiedendo un raddoppio del numero di rappresentanti degli studenti nei Consigli di Istituto a livello nazionale. A livello regionale, nei “Istituti di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP)”, sì lavora per istituire un sistema di rappresentanza studentesca, attualmente assente.
I giovani studenti lombardi sono determinati a ottenere risposte concrete alle loro richieste. Hanno programmato un incontro con l’Assessora Simona Tironi il 17 novembre e stanno spingendo per la convocazione di una Conferenza regionale sul Diritto allo Studio, coinvolgendo tutte le parti interessate.
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