L’inviato delle Nazioni Unite per l’istruzione globale Gordon Brown, di fronte a quanto sta avvenendo in Afganistan contro le donne , ha dichiarato: “Il parere legale che abbiamo ricevuto mostra che la negazione dell’istruzione alle ragazze afgane e del lavoro alle donne afghane è una discriminazione di genere, che dovrebbe essere considerata un crimine contro l’umanità, e dovrebbe essere perseguita dalla Corte penale internazionale”.
Ma l’inviato ha pure sostenuto: “Esorto i leader del paese a maggioranza musulmana a sostenere una delegazione presso i religiosi di Kandahar per cercare di convincerli a rimuovere il loro divieto all’istruzione femminile e al lavoro femminile, che non ha alcun fondamento nel Corano o nella religione islamica”.
Il portavoce dell’Emirato islamico, Zabihullah Mujahid, ha però affermato: “L’Emirato islamico dell’Afghanistan non nega che ci siano questioni in termini di diritti che necessitano di una riforma”.
Fra l’altro, questa ventilata apertura delle scuole e la facoltà di dare alle ragazze diritti e dignità adeguati, consentirebbe all’Onu di mandare aiuti all’istruzione che esistevano da 20 anni e che sono stati tagliati.
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