Esimio sito, ringraziamenti per la pubblicazione del personale studio-progetto: “È possibile pensare ad un vento meritocratico a Roma e in Italia?”. Ciò telegraficamente espresso, riterrei di intervenire onde, poter chiarire, e, telegraficamente, in modo definitivo, alcuni punti, o verità dell’indicato studio. E cioè: sulla base del sistema generale americano, tedesco e francese, occorrerà mettere a confronto alcune attuali realtà e cioè in primis:
a) eliminazione delle raccomandazioni – in tal senso viene ricordato il grande Napoleone Bonaparte che, faceva i generali sul campo di battaglia; ciò, ovviamente, sta ad indicare la conoscenza diretta basata non su raccomandazioni;
b) viene ricordato il maestro Basilio Puoti, che al caso, rappresenta il deus ex machina, la cui parola era sentenza…, ma che tale autorità fu messa a prova nel momento che trovandosi presente il grande Giacomo Leopardi, questi, intervenendo, affermava che l’onde accompagnato da un tempo infinito, non gli sembrava, poi, un peccato mortale.
Tale episodio non consentì al citato maestro Puoti di replicare e, in nessun modo… Tale fatto episodico, nel nostro progetto-studio, evidenzia il carattere meritocratico dell’incidente… Tale brevissime note stanno a evidenziare quanto segue:
1) un indirizzo meritocratico non può fermarsi su affermazioni “autoritarie”; ciò,ovviamente,è riferito al Maestro Puoti;
2) conseguentemente, ne discende che ogni valutazione deve essere collegiale; onde, per il carattere precipuo di uno spirito meritocratico nella scuola, noi, senza offesa, riterremmo che i presidi siano valutati dai docenti e dagli studenti; i docenti, a loro volta, siano esaminati dai presidi e dagli studenti. Esimio sito, chi scrive, concludendo quanto sopra detto,oserebbe sperare che, dall’avanzamento della scuola, possano discendere quegli avanzamenti, in campo economico, industriale, commerciale, impiegatizio in ogni caso che hanno portato l’America, la Germania e la Francia in condizioni primarie.