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Opportunità con gli Its, ma aumentare le iscrizioni

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April 19, 2025

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Secondo Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria per il Capitale umano, si devono “moltiplicare per 4 o per 6 i nostri 20mila iscritti agli Its e arrivare almeno a 100mila”.

Questa degli Istituti tecnici superiori è una dimensione scolastica che stenta a decollare nonostante offra possibilità importanti per trovare lavoro. Si tratta come è noto di scuole professionalizzanti post diploma ideate per formare figure dotate di un’alta specializzazione tecnologica in grado di consentire un inserimento qualificato nel mondo del lavoro.  

Inoltre, secondo Confindustria, la transizione ecologica e digitale è destinata a fallire se non si formano giovani in possesso delle competenze adeguate a farla marciare. E un aiuto in tal senso può arrivare -spiega il vicepresidente Brignoli al Sole 24 Ore- dagli Its: le 108 super scuole di tecnologia che, nel paese con la seconda disoccupazione giovanile d’Europa, sfornano diplomati terziari occupati all’80% (nel 90% dei casi in maniera coerente con gli studi svolti) e che – dal 5 al 7 maggio – saranno protagonisti degli Its Pop Days, la prima fiera virtuale degli Istituti Tecnici Superiori organizzata da Confindustria, Umana e Indire. 

E poi aggiunge: “ Siamo il secondo Paese manifatturiero di Europa, ma gli Its sono un settore di nicchia. Nel Recovery Plan – c’è un importante posta finanziaria, 1,5 miliardi nel prossimo quinquennio, da investire nella seconda gamba dell’istruzione post diploma. Facciamo capire ai talenti quanta bella industria c’è nel nostro Paese”.

Anche l’università deve avere un ruolo diverso e più decisivo, se vogliamo abbandonare il penultimo posto nell’Ue per laureati e se “vogliamo che i giovani sentano che il loro futuro è condiviso dall’intero Paese”.

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