Opuscolo dell’Usr Calabria per le iscrizioni a.s. 2009/2010
Ormai da tempo l’Ufficio scolastico regionale per la Calabria ha attuato una politica tesa ad un diretto e attivo contatto tra insegnanti, studenti e genitori.
E’ su questa strada che lo scorso mercoledì 4 febbraio è stato presentato, presso la sede della scuola primaria di Roccelletta dell’Istituto Comprensivo “G. Sabatini” di Borgia (provincia di Catanzaro), in una conferenza stampa, l’opuscolo su “Le nuove opportunità educative e formative per l’anno scolastico 2009/2010”.
L’agile volumetto divulgativo, consultabile anche sul sito dell’Usr www.calabriascuola.it , è un ottimo strumento, quasi una bussola, per tutte le famiglie che entro il 28 febbraio 2009 dovranno iscrivere i propri figli a scuola e che si trovano disorientati per i nuovi interventi legislativi in materia scolastica degli ultimi tempi. Con chiarezza, schematicità, vivacità grafica vengono infatti riproposti in maniera sintetica ed efficacia le novità della scuola introdotte per il prossimo anno 2009/2010.
Alla conferenza stampa, oltre al direttore generale dell’Usr Calabria, Francesco Mercurio, hanno partecipato il dirigente scolastico del “Sabatini”, Luigi Macrì, il dirigente tecnico dell’Usr, Domenico Torchia, il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Catanzaro, Giacomo Coluccio, e il sindaco di Borgia, Domenico Rijllo. A moderare l’incontro la responsabile dell’Ufficio stampa dell’Usr Giovanna Bergantin.
In sala erano presenti numerosi studenti, tra cui i baby sindaci di Petronà e Palermiti, Chiara Rocca e Alessia Bocchino, docenti, dirigenti scolastici, sindacati di categoria e associazioni di genitori.
“Il sistema scolastico calabrese gira pagina”, ha detto il direttore generale Mercurio. C’è bisogno, ha continuato, che gli studenti e i genitori entrino nel “circuito che fa parte del sistema scolastico” e proprio da loro ci si aspetta un grande contributo per il futuro.
Insomma è necessaria un’ottima comunicazione tra istituzioni scolastiche e famiglie “per il bene del ragazzo”. Servono non parole in aria ma fatti concreti per avvicinare la scuola al territorio. “Si deve lavorare – ha spiegato sempre Mercurio – su due binari, elevare gli standard qualitativi della scuola e lavorare per diffondere e valorizzare le buone pratiche. E oggi si parte da una buona pratica senza trascurare nulla perché tutto contribuisca a realizzare il percorso”.
“In ciò – ha concluso – è possibile una sinergia con gli enti locali in cui la scuola ha una posizione baricentrica. Ma la scuola si deve aprire al territorio. Cambiare le regole per aumentare la flessibilità e potenziare l’autonomia della scuola. Questo è il momento della chiarezza”.