Ora di 54 minuti per racimolare tempo

Le ragioni di questa scelta, e che l’autonomia scolastica permette, sono di tipo organizzativo, come hanno spiegato dei dirigenti scolatici : “Le scansioni orarie sono modulate in questo modo perché con i minuti risparmiati e recuperati dal monte ore dei singoli insegnanti si possono coprire le attività di recupero e sostegno per gli alunni in difficoltà, le attività di laboratorio e quelle di sorveglianza”
“Qui non si tratta di scelte dettate dall’autonomia scolastica ma di scelte obbligate: l’autonomia esiste sulla carta ma se riduci l’organico e togli i finanziamenti rimane ben poco margine di manovra. La riduzione delle ore a 50 minuti consente, anche con un organico ridotto all’osso, di organizzare attività di recupero e arricchimento formativo che altrimenti non si potrebbero realizzare. Le ore “risparmiate” dal monte ore dei singoli docenti servono inoltre per coprire le supplenze brevi, quelle di un giorno, per le quali non viene mai chiamato un insegnante esterno: così, nella giornata in cui l’insegnante è assente, possiamo evitare di dividere gli alunni e distribuirli nelle altre classi. E con le ore di lezione più brevi riusciamo ad avere anche la disponibilità di qualche ora di compresenza, altrimenti impossibile. Certo anche se dai genitori il problema è poco avvertito per gli insegnanti dover svolgere sempre lo stesso programma in meno ore costringe a correre, per non trovarsi a fine anno con l’acqua alla gola, e impedisce gli approfondimenti”.
Per la Flc-Cgil invece: “La riduzione dell’unità oraria di 60 minuti era stata inizialmente prevista solo per le superiori, poi con l’autonomia scolastica è stata estesa anche alle medie e, con la riforma Gelmini, alle primarie: ma avrebbe dovuto essere messa in pratica solo per rispondere a esigenze organizzative legate ai trasporti pubblici e alle esigenze delle famiglie degli studenti. Invece, in seguito ai tagli previsti dalla Gelmini anche per la scuola primaria, che hanno ridotto il monte ore degli insegnanti da 30 a 27 ore e di conseguenza il numero di docenti attribuiti per ogni scuola, i dirigenti scolastici hanno trovato molto utile ridurre l’unità oraria per venire incontro a tutt’altre esigenze: il minutaggio ridotto è un escamotage per avere a disposizione qualche ora da parte degli insegnanti in organico per tamponare eventuali assenze di docenti senza dover chiamare un supplente esterno, che ovviamente dovrebbe essere retribuito. Ma è una manovra assolutamente non prevista dall’attuale normativa”.

Pasquale Almirante

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