Attualità

Ora di religione a scuola, mai così tanti esonerati: sono un milione e 164mila, uno studente su sei non si avvale

Sempre più studenti decidono di non avvalersi dell’ora di religione cattolica scuola: secondo i dati Uaar, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, pubblicati lo scorso 26 marzo, gli studenti e le studentesse che scelgono una materia alternativa sono un milione e 164mila

Come riporta La Repubblica, secondo i dati uno studente su sei non frequenta l’ora di religione, sessantottomila in più dell’anno prima. Nella classifica dei capoluoghi, spicca il sorpasso laico di Firenze: più di uno studente su due fa alternativa (51,5%). In tanti a dire “no grazie” alla religione cattolica sono pure gli alunni di Bologna (47,3%), Aosta (43,6%), (43,6%), Biella (40,6%), Mantova (40,5%), Brescia (38,6%), Trieste (37,9%) e Torino (37,7%).

Le differenze tra tecnici e licei

Quanto agli istituti, la percentuale record degli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica si trova al professionale e al tecnico Olivetti di Ivrea (90,7% e 87,9%). Va detto che in molti casi il numero degli studenti adulti degli istituti tecnici e professionali che frequentano le scuole serali influenza la percentuale complessiva dell’istituto. Nella top five, segue al terzo posto l’istituto tecnico Sassetti-Peruzzi di Firenze con l’86,8%, la primaria Nazario Sauro di Monfalcone (Gorizia) con l’86,45% e l’istituto professionale Carrara di Novellara (Reggio Emilia) con l’86,29%.

Il dato nazionale per tipo di scuola vede al primo posto gli istituti professionali con il 27,83%, al secondo gli istituti tecnici con il 25,31, anche per le ragioni già dette, e al terzo i licei con il 18,48%. Scuola secondaria di primo grado, primaria e scuola dell’infanzia si posizionano tra il 15,77 e il 12,4%.

Insegnanti Religione Cattolica, ancora docenti di Serie B? Mirisola a “Logos, storie e parole sulla scuola

Per la rubrica video “Logos, storie e parole sulla scuola”, abbiamo intervistato Carmelo Mirisola, docente di Religione Cattolica e capo dipartimento nazionale dell’Anief.

Tanti i temi al centro dell’intervista, da come si è evoluta la professione negli anni alla domanda “esiste una disparità di trattamento tra gli Irc e gli insegnanti delle altre materie?”. Si è poi affrontato l’aspetto dei concorsi (ordinario e straordinario) tornati dopo decine e decine di anni e di possibili altre forme di reclutamento, nonché il tema di una graduatoria regionale da cui attingere.

“A partire dall’84 c’è stato questo cambiamento epocale per legge – spiega Mirisola – da un insegnamento catechistico siamo passati a un insegnamento culturale. Tutto ciò confermato da alcune sentenze costituzionali: il docente di religione cattolica nella scuola deve svolgere un’attività culturale religiosa con contenuti confessionali“.

Redazione

Articoli recenti

Femminicidio Messina, universitaria di 22 accoltellata dal suo ex: la madre è maestra di scuola dell’Infanzia. Il precedente di 15 anni fa

Gino Cecchettin ha ragione: la barbara cultura del femminicidio è dura a morire e bisogna…

01/04/2025

Mobilità 2025/2026 personale ATA: revoca, rinuncia e regolarizzazione delle domande

Scaduto il termine ultimo per presentare la domanda di mobilità per il personale ATA, non…

31/03/2025

Organico dell’autonomia, in questi giorni gli uffici scolastici provinciali stanno lavorando per autorizzare il numero delle classi per il 2025/26

È necessario sapere che in questi giorni gli uffici scolastici provinciali stanno lavorando per autorizzare,…

31/03/2025

Le misure del Governo sui corsi Indire non mettono rischio l’inclusione scolastica

L'inclusione è un valore fondamentale della nostra società, un principio che deve permeare ogni aspetto…

31/03/2025

Valditara scrive alla docente che ha scoperchiato il caso referti istologici Trapani

Il  ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, scrive una lettera alla professoressa di Mazara del Vallo che ha denunciato per prima…

31/03/2025

Calo demografico scuola: forse dobbiamo incominciare fare ricerca e sperimentare soluzioni innovative

Ogni volta che l’Istat diffonde i dati sull’andamento della popolazione del Paese si susseguono le…

31/03/2025