Ora di religione: una mossa di Profumo per candidarsi nel Pd?

Una cartuccia dunque, quella sull’ora di religione, e che ha tenuto in agitazione tellurica politici, intellettuali, vescovi e pure la casalinga di Voghera, sparata “ad usum delphini da Profumo; un ammiccamento alla sinistra per dire: sono uno di voi e se mi chiamate corro.
 E Secondo questi osservatori della politica e dei suoi movimenti sotterranei, tutti gli indizi portano a Roma e al Parlamento dove il ministro “tecnico” vorrebbe andare con il voto dei cittadini.
Ma quali sarebbero questi indizi-prove?
Intanto, secondo questi osservatori, l’uscita dell’altro ieri, sulla necessità appunto di superare l’ora di religione nella scuola, era così fredda e decontestualizzata, perché era al Quirinale per inaugurare l’anno scolastico, da fare subito capire che “ai nastri di partenza delle prossime elezioni politiche, nella primavera 2013, ci sarebbe volentieri anche lui.”
Chi ha dunque orecchie da intendere, intenda, mentre l’amore fra Profumo e il Pd potrebbe essere “un matrimonio dopo un lungo fidanzamento che, come tutte le relazioni, ha avuto i suoi alti e bassi.”
Infatti nel 2010 doveva essere lui, secondo quanto leggiamo, il candidato sindaco di Torno dopo Chiamparino e addirittura il Pd ne avrebbe fatto il candidato ufficiale alle primarie di coalizione che avrebbero condotto poi al voto del maggio di una anno fa. Sennonché il partito scelse di candidare Piero Fassino, già segretario Ds e già ministro, e tutto cadde lì.
Il rettore sarebbe stato “lesto a mollare senza polemiche anche se un po’ d’amarezza se la concesse nella lettera in cui rinunciava alla candidatura: «Sarebbe stato opportuno ascoltare di più le istanze dei cittadini e ricordare che dovremo scegliere chi amministrerà la nostra città e non i nostri politici da inviare a Roma».
Il mistero della dichiarazione “fallace” dunque si spiegherebbe in questo modo, comprese le chiarificazioni del ministro e incluse pure le critiche anche aspre piovute soprattutto dalle nuvole agitate di Giuseppe Fioroni e Francesca Puglisi i quali entrambi, forse, starebbero posizionando il capello da gettare sopra qualche poltrona che non vorrebbero trovare già occupata da tecnici del Politecnico.
Fantapolitica? Chissà. A noi è vento in mente quel bellissimo libro: Belinguer e il professore, di autore anonimo che lo immaginò il Pci al governo.

Pasquale Almirante

Condividi
Pubblicato da
Pasquale Almirante

Articoli recenti

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galilei fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024

Certificati medici per giustificare l’assenza dal lavoro, non devono contenere dati sulla salute: provvedimento del Garante privacy

Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…

23/12/2024