Ora è ufficiale: vanno al Sud la maggior parte dei posti del concorso a cattedra
Assieme al bando del concorso a cattedra, comincia a prendere corpo anche la suddivisione regionale degli 11.542 posti (autorizzati dal Mef) che verranno assegnati, sulla base della graduatoria dei vincitori, nel biennio 2013/2014.
Dalla tabella analitica regionale consegnata il 19 settembre dal Miur ai sindacati (realizzata estrapolando principalmente gli attuali posti vacanti e quelli che diverranno tali nel corso del prossimo biennio attraverso i pensionamenti), si evince una suddivisione regionale piuttosto diversificata: se, ad esempio, il Lazio sarà l’unica regione italiana dove il concorso si attiverà per tutti i livelli scolastici, le classi di concorso e gli ambiti disciplinari (per complessivi 18 raggruppamenti), di contro nel Friuli Venezia Giulia si svolgeranno le prove solo per la primaria, l’ambito 4 (A043 e A050) e il 9 (A051 e A052).
Possono gioire invece i candidati di Campania e Sicilia, dove non si metterà a concorso solo la classe di concorso A020. Ma anche quelli della Lombardia, dove però non si svolgeranno selezioni per la A034. Erano comunque esatte le indicazioni che, nei giorni scorsi, davano le maggiori disponibilità di posti del contingente da destinare al meridione. In Puglia saranno solo tre le classi di concorso non presenti: la A020, la A034 e la A060. Bene anche le assegnazioni in Calabria, dove mancheranno all’appello solo i candidati della A019, A020, A034 e A060. Ben posizionata, infine, la Toscana che non avvierà la procedura solamente per le classi di concorso A020 e A034, oltre che per l’Ambito A029 e A030 e per quello A036 e A037.
Tra le regioni più penalizzate, oltre il già citato Friuli, figurano il Molise (dove si attiverà la selezione per appena per 5 ambiti o classi di concorso), la Basilicata (solo 6), le Marche e l’Umbria (ne sono state autorizzate solo 7).