L’imbarazzo e l’ansia continuano a fare breccia nel cuore dei ragazzi che stanno affrontando le prove orali agli esami di stato, tanto che la maggioranza di loro, su 3 studenti su 4, non vorrebbe avere testimoni durante il colloquio orale, preferendolo appunto a porte chiuse. La paura che avvertono, racconta il sondaggio di Skuola.net, è quella di cadere feriti sulla direttiva delle domande, con trabocchetto o senza, sparate a raffica dai commissari.
Un modo allora per mascherare quest’ansia ulteriore è quella di nascondersi dietro la trincea del look, di un abbigliamento insomma cattivante che potrebbe essere un buon ordigno per sfondare la presunta coriacea corazza dei commissari esterni. Infatti, circa il 47% dei diplomandi ha affermato che è importante curare l’aspetto in situazioni formali come quella del colloquio orale, visto pure che occorre trovare ogni strategia adatta per far colpo sui commissari.
D’accordo, anche se non pienamente, circa il 45% degli studenti che, anche se non smentisce l’importanza dell’aspetto fisico, dà più importanza alla propria preparazione convinta che, alla fine dei conti, sarà unicamente questa ad influire sul parere degli insegnanti.
In ogni caso l’orale è meglio farlo per pochi intimi, così avrebbe confessato circa il 75% degli studenti impegnati da oggi nel colloquio che la tesina fra l’altro dovrebbe aprire, spianando la strada agli altri argomenti e alle altre materie lungo un percorso meta disciplinare.
Contrariamente a quanto si possa pensare, avere cioè appresso compagnia e supporter per allargare le basi delle sicurezza,la maggior parte dei ragazzi preferisce non avere testimoni nel caso in ci si ritrovi senza parole o cada vittima delle domande della commissione. Infatti, proprio queste rappresentano la parte più temuta dell’orale, spauracchio di circa l’85% degli studenti.
La tesina invece sarebbe lo strumento, come dicono le interviste di Skuola.net, preferito per dare avvio al colloquio rispetto alla mappa concettuale.
Il 63% dei maturandi infatti la preferisce alla più sintetica mappa concettuale, nonostante richieda più studio e lavoro, e pensa di discuterla senza il supporto di apparati digitali, all’antica insomma.
Infatti, circa il 70% degli studenti ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di utilizzare una presentazione in PowerPoint come ausilio nell’esposizione del suo lavoro finale, anche se può essere di grande aiuto nel ritrovare il punto del discorso qualora l’emozione prevalga sulla preparazione
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