Quali sono le condizioni per poter eliminare dalla legge di stabilità l’inquietante norma dell’aumento dell’orario di servizio di 6 ore settimanali senza un relativo e proporzionale aumento di stipendio? A spiegarcelo è il sottosegretario Marco Rossi Doria che twittando ci comunica: “la disponibilità del Governo c’è, bisogna cercare le alternative in Parlamento, attraverso un confronto con tutte le forze politiche”.
Il problema, aggiunge Doria, sta nel fatto che bisogna tagliare con misure alternative all’aumento dell’orario di servizio, le stesse risorse finanziarie che sarebbero scaturite dall’applicazione del comma 42 dell’art. 3 della legge di stabilità. Il Sottosegretario fa presente che ci sono altre possibilità, ma ritiene in opportuno e prematuro parlarne in questo momento.
D’altronde il Ministro ha spiegato che il Miur ha un vincolo finanziario da rispettare, che è quello della legge n. 135/2012, nota come spending review, a cui è impossibile sottrarsi.
Quindi le risorse da reperire per il 2013 sono 183 milioni, non c’è bisogno di trovarne di più. La convinzione di Doria è quella che sicuramente si troveranno voci di spesa del Miur da tagliare che non siano tagli del personale, attraverso l’aumento dei carichi di lavoro. Con queste dichiarazioni si apre più che uno spiraglio, per risolvere la questione dell’aumento gratuito dell’orario di servizio di sei ore settimanali
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