Esistono casi di docenti che nel loro orario di servizio hanno fino a sei ore buca alla settimana, oppure casi di docenti che entrano in classe la mattina alle ore 10 ed escono da scuola il pomeriggio alle ore 18. Si tratta di una tipologia di orario di servizio inopportuno ma addirittura vessatorio.
I casi di orari di servizio penalizzanti
Avere un orario di servizio che prevede tutti i giorni l’entrata a scuola alla prima ora e l’uscita all’ultima ora di lezione, significa svolgere un servizio settimanale di 25 ore piuttosto che di 18 ore. Si tratta di un orario di servizio senza alcun dubbio penalizzante in cui vengono inserite numerose ore buca in cui il docente resta inoperoso ma vincolato a restare nei paraggi della scuola.
Un caso clamoroso ci viene segnalato in Calabria dove una Dirigente scolastica di un Istituto Comprensivo fa svolgere, agli insegnanti di strumento musicale, delle ore di servizio la mattina per supplire i colleghi assenti, per poi completare l’orario personale con le ore di pomeriggio. In buona sostanza in questa scuola media della Calabria, una docente pendolare deve garantire la sua presenza alle ore 10 per un’ora di servizio per poi riprendere con le ore dalle 14 alle 18. In buona sostanza la docente è costretta a permanere per 8 ore a scuola per svolgere 5 ore di lezione.
Attività funzionali l’insegnamento
L’importanza di un orario di servizio delle lezioni senza troppe ore buca tale da comportare la possibilità del docente di potere dedicarsi alle attività individuali e funzionali all’insegnamento non è solo buon senso ma addirittura un’esigenza di natura contrattuale.
All’art.25 del CCNL 2006/2009 è chiaramente scritto che la funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. Nell’art.29, comma 2, del suddetto CCNL scuola, c’è scritto che tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; b) alla correzione degli elaborati; c) ai rapporti individuali con le famiglie.
Quindi un docente deve avere il tempo da dedicare alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, cosa molto difficile da fare se l’orario di servizio dell’insegnante è eccessivamente penalizzante.