E’ stata pubblicata l’indagine condotta dall‘Osservatorio dei conti pubblici guidato da Carlo Cottarelli sulle ore effettive di lavoro dei docenti italiani. Dal documento è emerso che su le ore di lavoro effettivamente svolte dai docenti, su un campione di 166 insegnanti, si aggirano intorno alle 36 ore settimanali, 18 in cattedra e 18 per attività aggiuntive: i docenti di materie umanistiche lavorerebbero di più rispetto agli altri colleghi, circa 19 ore extra alla settimana, seguiti dagli insegnanti di ambito scientifico. Inoltre, emerge anche che i professori più anziani sarebbero più impegnati rispetto a quelli più giovani.
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, a proposito dell’indagine, ho osservato: “conferma quanto denunciamo da tempo, e cioè che il lavoro sommerso degli insegnanti si è allargato a dismisura non solo per le lezioni da preparare e le verifiche da correggere, ma anche per tutto il carico di incombenze burocratiche di carattere perlopiù impiegatizio che nulla hanno a che fare con l’attività didattica. Uno sfruttamento diventato inaccettabile“.
E continua: “Sugli insegnanti italiani ancora resiste da parte di qualcuno un antico pregiudizio, legato al passato, secondo cui, rispetto ad altre categorie, godrebbero di un orario di lavoro vantaggioso e di tre mesi di ferie l’anno. La realtà è ben diversa ed è sotto gli occhi di tutti. I docenti chiedono, giustamente, che il loro impegno extra orario ufficiale ottenga un riconoscimento economico e contrattale”.
“Un obiettivo che può essere raggiunto soltanto investendo adeguate risorse. – E conclude – Le retribuzioni dei nostri insegnanti sono tra le più basse dei paesi sviluppati e non reggono affatto il confronto con il resto d’Europa. Basta considerare il caso della Germania, dove l’orario di servizio dei docenti è generalmente composto da 22 ore di 45 minuti, ma lo stipendio è il doppio rispetto a quello dei colleghi italiani le cui ore di lezione variano da 18 a 25 ore, a seconda dell’ordine di scuola, e vanno dai 60 ai 50 minuti”.
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