Durante il question time del 12 giugno 2024 presso l’Aula di Montecitorio, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha parlato anche dei percorsi abilitanti sostenendo che alla fine si è arrivati ad una ordinanza che tiene conto sia del confronto con i sindacati sia del parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi).
Fin da subito la Flc ha criticato diverse soluzioni adottate soffermandosi in particolare sulla questione del confronto Ministero-sindacati.
La bozza iniziale dell’Ordinanza Ministeriale prevedeva punteggi differenziati: 24 punti per concorsi ordinari, straordinari e percorsi da 60 CFU, 14 punti per percorsi da 36 CFU e 12 punti per percorsi da 30 CFU. Tuttavia, nel testo definitivo, il Ministero ha uniformato i punteggi per evitare contenziosi, una decisione criticata dalla FLC CGIL.
I criteri di attribuzione dei punteggi, su cui la FLC CGIL ha ribadito la propria netta contrarietà – scrive il sindacato di Gianna Fracassi – sono frutto di una scelta consapevole quanto discutibile del Ministro Valditara che non se ne assume la responsabilità e che con vergognose menzogne attribuisce ad altri soggetti, tra cui la nostra organizzazione sindacale che da sempre si batte per il riconoscimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori precari contro ogni forma di discriminazione e disparità di trattamento”.
La replica del Ministro, che non si è fatta attendere, è piuttosto pungente: “Spiace ricordare alla CGIL che sullo schema di ordinanza GPS si sono tenuti due incontri specifici con le organizzazioni sindacali (il 6 febbraio e il 3 aprile 2024) durante i quali, ha avuto luogo un ampio confronto nel pieno rispetto delle regole e delle prerogative sindacali. Il primo di questi incontri ha affrontato proprio il tema relativo alla definizione delle tabelle dei titoli e, dunque, dei punteggi per le graduatorie per le supplenze”.
“Sullo specifico punto – aggiunge il Ministro – si ricorda che il CSPI, nel parere reso in data 23 febbraio, aveva manifestato l’opportunità di uniformare il punteggio previsto per i percorsi da 36 CFU/CFA, (destinati a coloro in possesso dei 24 CFU), a quello dei percorsi abilitanti da 60 CFU/CFA”.
“Del resto – conclude Valditara – nello stesso comunicato della Cgil si ammette che vi sono stati ‘diversi incontri di confronto’, esattamente quanto da me affermato. Dopodiché il Ministro ha il dovere di confrontarsi con tutti i sindacati per cercare di individuare le migliori soluzioni, ma questo non comporta il dovere di accogliere le proposte della Cgil. Dunque, chi mente non sono né il Ministro né il Ministero”.
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