Sulla questione del precariato è scontro aperto fra maggioranza e opposizione.
Nella giornata del 28 febbraio il Senato ha approvato un ordine del giorno della senatrice Francesca Puglisi che impegna il Governo a proseguire il consolidamento dell’organico dio fatto nell’organico dell’autonomia delle scuole che comprenda anche i posti di sostegno, ma anche a monitorare e censire le graduatorie ad esaurimento e di merito per determinare il fabbisogno di insegnanti, armonizzando le esigenze della fase transitoria con tempistiche e modalità del nuovo sistema di reclutamento.
L’ordine del giorno prevede anche un percorso riservato semplificato per l’immissione in ruolo degli insegnanti di seconda fascia, nonché l’immissione in ruolo dei docenti che abbiano maturato 36 mesi di servizio e l’assunzione di insegnanti specializzati di sostegno.
Piena soddisfazione è stata espressa la ministra Valeria Fedeli mentre in sede di dichiarazione di voto le opposizioni non hanno mancato di far sentire la propria voce.
Mario Pittoni (Lega Nord) lamenta il fatto che “dal Governo non è arrivata nessuna garanzia per gli insegnanti della seconda fascia d’istituto di non essere sottoposti all’ennesima selezione, con anzi la conferma del rischio di ritrovarsi ‘esodati’ se non assunti nei tempi indicati”.
Altrettanto negativo il giudizio di Alessia Petraglia: “Come Sinistra Italiana il tema che poniamo è sempre lo stesso: il piano straordinario delle assunzioni per tutti i precari, cosi da dare certezza e continuità scolastica agli insegnanti e agli alunni. Chiediamo che siano stabilizzati i precari della seconda e terza fascia che hanno conseguito i 36 mesi e stabilire i tempi, quello che una volta si chiamava il programma pluriennale. Sono due anni che chiediamo al Governo i numeri ufficiali sui precari e sulle assunzioni, dati che, ad oggi, ancora non abbiamo”.
Della questione del sostegno parla Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana): “Gli insegnanti di sostegno precari potranno aspettare la trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto fino alle calende greche, perché la mozione approvata oggi in Senato, prima firmataria la senatrice Puglisi, contiene impegni generici, senza numeri precisi, ed è pensata esclusivamente in funzione dei decreti legislativi attualmente in discussione”.
A margine va segnalata anche la reazione delle due parlamentari del M5S Michela Marzana e Manuela Serra alla risposta data dalla Ministra ad una interrogazione della stessa Marzana sulla ricostruzione della carriera e sula determinazione dell’anzianità di servizio pre-ruolo dei docenti nelle scuole dell’infanzia paritarie: “La negazione della validità degli anni di servizio prestati nelle scuole dell’infanzia paritarie ai fini della ricostruzione di carriera, e dunque anche della progressione stipendiale – dichiarano le due parlamentari – appare come un palese discriminazione. Si tratta dell’ennesimo sopruso inflitto dal governo alle docenti della scuola dell’infanzia, considerato che sono state anche escluse dal piano di assunzione e dal potenziamento della Buona scuola”.
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