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E’ tutto in ordine. Gli studenti del Virgilio rispondono alle accuse

In un post su Facebook degli studenti del Collettivo autorganizzato del Virgilio, dopo due giorni di occupazione, risposndono così alle accuse di avere messo a soqquadro la scuola: “Rispondiamo brevemente ai vili attacchi giornalistici che stanno diffamando con assurde falsità la nostra occupazione in questi giorni. La violenza di questi articoli ci lascia basiti, la volontà di delegittimare la nostra protesta con folli accuse ci deve far riflettere sul ruolo dell’informazione nel nostro paese”.

Danni preesistenti

“Entrando nel merito degli articoli ci sentiamo di dichiarare che molti danni purtroppo preesistevano all’occupazione e i pochi che si sono verificati durante questi giorni li abbiamo riparati.

“Per quanto riguarda la restituzione la scuola è stata ripulita e risistemata, le classi riordinate, le LIM ed i computer non sono stati toccati o danneggiati, i bagni sono stati puliti, il sistema di allarme è stato solamente sganciato e non è assolutamente rotto. Inoltre se ci dovessero essere danni minori che sono sfuggiti alla nostra vigilanza, siamo disposti a ripagarli con i fondi del collettivo”.

Nessuna droga

“Per quanto concerne il Virgilio Savage Party i soldi della serata NON servono a ripagare i ‘dj antagonisti’ tanto meno a finanziare ‘attività più o meno illecite’ ma sono destinati esclusivamente a sostenere le iniziative del collettivo – sottolineano – Ancora, riguardo l’accusa di aver favorito lo spaccio nel nostro istituto ribadiamo chiaramente che abbiamo provato a limitare con ogni mezzo la vendita di droghe nella nostra scuola, anche se, ovviamente controllare più di 1500 persone non è facile”.

Mobilitazione senza timore

E gli studenti concludono: “Vogliamo ristabilire la verità. A breve racconteremo le condizioni della nostra scuole tramite un reportage fotografico che mostra le vergognose condizioni di larghe parti del nostro istituto. Ribadiamo con forza che nessun tipo di attacco strumentale riuscirà a tenere nascoste le nostre ragioni. Continueremo a mobilitarci senza paura e orgogliosi del percorso fatto fino ad ora”.

 

 

Pasquale Almirante

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