Meno burocrazia più partecipazione. Sono questi i principali obiettivi del decreto 416 del 1974, con il quale furono istituti gli organi collegiali. Il fine del ministero era quello di rendere l’istituzione scuola, una comunità educante meno burocratica e più decentrata nella gestione della problematica educativa e amministrativa, aprendo alla partecipazione non solo di tutti gli operatori scolastici, ma anche alle famiglie e nelle scuole superiori agli studenti.
Il mese di ottobre rappresenta un momento di particolare significato per la gestione della scuola. In tale periodo tutte le scuole dovranno provvedere, entro il 31 del mese, al rinnovo degli organi collegiali di durata annuale. Allo stesso tempo si dovrà procedere con le elezioni delle rappresentanze studentesche nei consigli d’istituto delle scuole d’istruzione secondaria di II grado non giunti a scadenza, con la procedura semplificata di cui agli articoli 21 e 22 dell’O.M. 215 del 1991.
Gli organi collegiali a livello di singola istituzione scolastica nei quali sono presenti le famiglie e gli studenti sono:
Il consiglio d’intersezione per la scuola dell’infanzia è composto:
dai docenti curriculari, di sostegno e di religione cattolica operanti nelle sezioni dello stesso plesso;
da un rappresentante per ciascuna sezione, eletto dai genitori degli alunni iscritti.
Il consiglio d’interclasse per la scuola primaria è composto:
dai docenti curriculari, di sostegno e di religione cattolica operanti nelle classi parallele;
da un rappresentante per ciascuna classe, eletto dai genitori degli alunni iscritti.
Il consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado è composto:
da tutti i docenti operanti nella singola classe
da quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe;
Il consiglio di classe per la scuola secondaria di secondo grado è composto:
da tutti i docenti operanti nella singola classe;
da due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe;
da due rappresentanti degli studenti, eletti dai compagni di classe.
Il dirigente scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’istituzione, convoca in riscontro a quanto stabilito dal consiglio di circolo o istituto, con preavviso scritto di almeno 8 giorni, l’assemblea dei genitori singolarmente per classe, in un giorno non festivo e in orario fuori delle lezioni. dispone inoltre la partecipazione di tutti i docenti che operano nelle singole classi al fine di illustrare le problematiche connesse con la partecipazione alla gestione democratica della scuola e informare sulle modalità di espressione del voto.
In seduta separata è convocata l’assemblea degli studenti iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado e artistiche, al fine di eleggere i rappresentanti degli studenti nelle rispettive classi. Nella suddetta assemblea i docenti sono tenuti a essere presenti per illustrare il senso della partecipazione alla gestione della scuola e le modalità di voto.
In occasione delle assemblee per eleggere i rappresentanti degli studenti nel consiglio di classe, la componente studentesca elegge anche i propri rappresentanti nel consiglio d’istituto delle scuole secondarie di secondo grado e artistiche adottando il sistema delle liste che vanno presentate dagli studenti tra il ventesimo e il quindicesimo giorno prima del giorno fissato per le votazioni.
L’assemblea, ascoltate e discusse le linee fondamentali della proposta di programma didattico – educativo del dirigente scolastico o di un docente a ciò delegato, che la presiede, procede, all’elezione dei rappresentanti d’interclasse, di classe e d’intersezione rispettivamente della componente genitori e, nelle scuole secondarie di secondo grado e artistiche di quella studentesca.
Per l’elezione dei rappresentanti dei genitori nei consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe entrambi hanno diritto di elettorato attivo e passivo e sono eletti dalla loro stessa categoria appartenenti alla stessa sezione o classe ove risulta iscritto il proprio figlio/a. Nel caso in cui i genitori dovessero avere due o più figli iscritti nella stessa istituzione scolastica, ma in classi diverse, entrambi i genitori hanno diritto a esprimere il loro voto in ogni classe dove è iscritto ogni figlio.
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