Politica scolastica

Organi collegiali: Azzolina vorrebbe riformarli, più spazio alle famiglie

L’atto di indirizzo della Ministra Azzolina non trascura il tema del rapporto scuola-famiglia
L’impegno della Ministra è decisamente importante: “Al fine di valorizzare le sinergie della comunità educante – si legge nel documento – il Ministero avvia un processo di revisione degli organi collegiali, finalizzato a ridefinirne la composizione e ad attualizzarne i compiti, alla luce delle modificazioni intervenute nell’impianto normativo e nelle sensibilità culturali maturate nel corso degli ultimi venti anni”.
L’idea di rivedere le regole di composizione e di funzionamento degli organi collegiali non è nuova ed è da almeno un ventennio che se ne parla.
Già il decreto legislativo 233 del 1999 prevedeva una riforma importante degli organi collegiali mediante l’istituzione di nuovi organi territoriali, fra i quali il consiglio scolastico regionale, e con una revisione di quelli di scuola (consiglio di istituto innanzitutto).
Nel 2004 il Governo aveva predisposto un decreto apposito ma poi non se ne fece nulla sia per la ferma opposizione dei sindacati sia per la scarsa compatezza della stessa maggioranza di centro destra che in quel momento guidava il Paese.
Adesso Lucia Azzolina vorrebbe riprovarci ma l’impresa non appare facile soprattutto per la scarsa compattezza dell’attuale maggioranza politica.

Per il resto, il paragrafo in cui si parla della questione, intitolato “Alleanza educativa”, ripropone i consueti buoni principi sui quali non si può non essere d’accordo.
Si va dal “ruolo della scuola come comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona”, al “valore dell’alleanza educativa”, fino al riconoscimento di scuola e famiglia come “principali agenzie educative alle quali è affidato il compito di educare e formare futuri cittadini liberi e competenti”.
Senza peraltro dimenticare il patto con la famiglia “che – si legge nel documento – non si sostanzia solo nel sostegno materiale ed economico talvolta richiesto, e in alcuni casi necessario, bensì nella condivisione esplicita di sistemi valoriali comuni che tengano al centro lo sviluppo della personalità di ogni alunno”.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024