Per quanto riguarda gli organici dell’autonomia riferiti all’anno scolastico 2020/2021 sono diverse le lamentele delle scuole che si stanno vedendo accorpate le classi intermedie e formate classi iniziali anche con 33 o addirittura 34 alunni.
In questi giorni gli uffici scolastici provinciali stanno lavorando sugli organici 2020/2021 e stanno comunicando, tramite il sistema informatizzato del SIDI, il numero delle classi concesse alla singola Istituzione scolastica. Sono molte le classi liceali che hanno visto l’accorpamento di alcune classi intermedie perché il numero medio delle classi parallele è sotto le 22 unità.
La nota del Ministero dell’Istruzione n.487 del 10 aprile 2020 riguardante gli organici 2020/2021, specifica che per la scuola secondaria di secondaria di II grado le classi intermedie sono costituite in numero pari a quello delle classi di provenienza degli alunni, purché il numero medio di alunni per classe non sia inferiore a 22; in caso contrario, si procede alla ricomposizione delle classi secondo i criteri indicati all’articolo 16 del DPR 81/2009. Nella nota è anche scritto che ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 212/2002, i Dirigenti scolastici, nel caso di diminuzione del numero degli alunni rispetto alla previsione, procederanno all’accorpamento delle classi a norma delle disposizioni vigenti.
Qualcuno pensava, a causa di notizie erronee diffuse da qualche organo di informazione, che per il 2020/2021 non ci sarebbero stati docenti perdenti posto e condizioni di esuberi provinciali per alcune classi di concorso. Si trattava ovviamente di una notizia falsa, perché i soprannumerari ci sono stati come sempre e le condizioni di esubero provinciale ci saranno come accade ogni anno.
In un Istituto Comprensivo della Calabria addirittura si è dovuto rimodulare l’organico riguardante il tempo pieno e anche il tempo ordinario, tanto da avere in un solo anno scolastico ben 11 insegnanti di scuola primaria posto comune perdenti posto. Un record da guinness dei primati.
Di recente avevamo già parlato di alcuni casi eclatanti di un eccesso di alunni per classe come il caso di una scuola secondaria superiore romana, dove l’Ufficio scolastico provinciale per il prossimo anno scolastico ha accorpato due classi intermedie dell’istituto, rispettivamente con 18 e 16 alunni ciascuna, creandone una unica da ben 34 studenti. In Calabria due classi liceali parallele, le uniche del Liceo, sono state accorpate formando una classe di 33 alunni. Accorpamenti del genere sono stati fatti anche in Campania, in Sicilia e in Puglia.
D’altronde gli uffici scolastici provinciali devono eseguire le disposizioni dei Direttori degli Uffici scolastici regionali che hanno provveduto, con proprio decreto, a definire l’adeguamento annuale dell’organico dell’autonomia per la propria regione nel limite delle risorse definite dallo schema di decreto interministeriale come previsto dal comma 69, dell’articolo 1 della L. 107/15.
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