Costruire gli organici del 2020/21 non sarà per nulla facile: i primi problemi stanno emergendo in Lazio dove l’Anp regionale ha già scritto al direttore generale per segnalare le difficoltà rilevate dai dirigenti scolastici.
“In tutti gli ordini di scuola – sottolinea il presidente regionale Mario Rusconi – si osserva la costituzione di classi prime, con alunni disabili, superiori a 20 alunni; negli ordini di scuola superiori addirittura vengono assegnate classi prime a 27 alunni in presenza di alunni disabili e anche nelle classi intermedie si osservano accorpamenti che non tengono in considerazione la presenza di alunni disabili”
Ma il problema maggiore riguarda la questione della capienza dei locali scolastici: “In numerose scuole – aggiunge infatti Rusconi – il numero di alunni per ciascuna classe non rispetta le capacità di contenimento delle aule (segnalate dai DS nelle relazioni di invio organico); se questo è un problema in situazione normale, in situazione di emergenza sanitaria rappresenta un limite che rende concretamente impossibile l’attività didattica”.
“Le situazioni sopra esposte – conclude il presidente regionale dell’ANP – risultano del tutto incoerenti rispetto allo stato di emergenza sanitaria che stiamo vivendo: è ormai certo che il prossimo scolastico inizierà con la necessità di rispettare precise condizioni di distanziamento sociale, assolutamente impossibili da realizzare in aule sovraffollate, come nella situazione che verrebbe a generarsi in conseguenza della configurazione di organico che al momento risulta da Sidi”
Ma, sulla formazione degli organici nella secondaria di secondo grado, interverrà il prossimo anno un ulteriore problema di cui per ora nessuno (neppure lo stesso Rusconi) ha parlato ma che certamente avrà un suo peso: se non ci saranno bocciature nelle classi intermedie, come previsto dal decreto legge 22, le classi saranno formate dai soli alunni già frequentanti.
Le prossime classi seconde, per esempio, accoglieranno solamente gli alunni delle prime attuali e non anche i respinti dell’anno in corso come è sempre accaduto finora.
A conti fatti sarebbe un bella riduzione del numero delle classi, a meno che il Ministero non decida che questa potrebbe essere l’occasione per ridurre il numero di alunni per classe.
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