Personale

Organici Ata, è emergenza. Fracassi (Flc Cgil) scrive a Valditara: tagli mai recuperati e carichi di lavoro notevolmente aumentati

Il tema degli organici del personale Ata è diventato sempre più delicato nel mondo della scuola. La Flc Cgil, senza mezzi termini, parla di emergenza. Una sofferenza che parte da lontano, esattamente dal triennio 2008-2011 e dalla riforma Gelmini con il taglio di circa 45mila unità di personale.

La segretaria generale della Flc Cgil Gianna Fracassi ha scritto e inviato una lettera al ministro Valditara chiedendo un incontro urgente su questo tema:

La lettera di Fracassi

“Onorevole Sig. Ministro,
con la presente intendiamo richiamare la Sua attenzione su di un tema che noi riteniamo cruciale.
Ci riferiamo al tema dell’insufficienza dell’organico del personale Amministrativo Tecnico e Ausiliario della scuola rispetto alle accresciute esigenze che la gestione delle istituzioni scolastiche ormai da tempo richiede. I problemi che vogliamo portare alla sua attenzione sono i seguenti.

La scelta di austerità che il Governo adottò nell’ormai lontano 2008 ai fini del risanamento della finanza pubblica si abbatté con estrema severità in modo particolare sul personale ATA: circa 45.000 unità di tale personale furono cancellate e da allora quel taglio doloroso non è stato mai più recuperato.

Il servizio ha incominciato a soffrirne soprattutto sul versante della sorveglianza ai piani, della sicurezza, del supporto alla didattica e della prestazione dovuta nell’assistenza alla persona e nella cura dell’igiene personale da assicurare agli alunni con disabilità e agli alunni dell’infanzia e della primaria.

Che questa situazione, sul terreno specifico dell’assistenza alla persona e alla cura dell’igiene personale, sia diventata di estrema gravità è evidenziata e testimoniata da un fatto che è sotto i nostri occhi: mentre l’incremento notevole del numero degli alunni con disabilità ha comportato di necessità il conseguente aumento del personale docente di sostegno, analogo aumento non si è verificato per il personale Ata il cui organico è determinato con parametri che non intercettano questa nuova esigenza di cura e assistenza che tale novità comporta.

E’ evidente l’immane lavoro che spetta a quel personale che deve far fronte a un così elevato numero di alunni bisognosi di assistenza e cura. E non bisogna dimenticare che anche sul piano amministrativo tale complessità comporta ricadute gestionali non di poco momento.
Altro elemento che complica il lavoro del personale Ata è il processo di dimensionamento della rete scolastica. Infatti, quei plessi/sedi associate/succursali, non più sedi centrali, dispongono di un numero risicato di Collaboratori scolastici, talora di un numero che è appena sufficiente ad assicurare l’apertura e la chiusura dell’edificio.
A questo si aggiunge il tema del PNRR che sta travolgendo le scuole come mole di lavoro ma anche come impatto sulla liquidità, oltre a non avere ancora a disposizione il personale specifico per il PNRR e Agenda sud.

Esistono poi situazioni in cui, in virtù della legge (DPR 89 del 20 marzo 2009) che consente l’attivazione degli anticipi di frequenza nelle scuole dell’infanzia, il numero dei cosiddetti anticipatari è così elevato che l’assistenza agli alunni diventa assai problematica. In molte di queste situazioni gli Enti locali talvolta si sono fatti carico di fornire un supporto in termini di personale e di strutture (fasciatoi, materiale igienico ecc.), ma ora sempre meno anche a causa delle finanze in difficoltà dei medesimi enti locali.

Inoltre sappiamo che gli organici di questo personale vedono un numero altissimo di precari in organico di diritto a causa del blocco delle assunzioni legato al turn over previsto ormai da molti anni.

In ragione di quanto sopra rappresentato chiediamo un incontro di merito affinché si avvii un confronto in modo sistematico fra istituzioni (Ministero, Scuole, Enti Locali, Conferenza delle regioni) al fine di impostare una strategia centrata, a partire dalla legge di bilancio 2025, su misure tali che ciascun soggetto, in coordinazione con gli altri, e ciascuno per la propria parte, si faccia carico del problema in oggetto”.

Cordiali saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi

Redazione

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