Si è concluso nella giornata del 14 marzo il confronto fra Ministero e sindacati in materia di organici.
Alla resa dei conti il temuto ridimensionamento delle cattedre legato alla calo del numero degli alunni non ci sarà: l’anno prossimo ci saranno 70mila alunni in meno ma i posti saranno sempre gli stessi e cioè 620.836 posti comuni ai quali andranno aggiunti 15.232 posti di organico di fatto per un totale di 636.068 posti di organico complessivo.
Risultano anche confermati poco meno di 49mila posti di potenziamento 100.080 posti di sostegno in organico di diritto.
Per la verità il Ministero ha persino disposto un leggero ampliamento degli organici: sono pevisti infatti 2mila posti per il tempo pieno nella primaria, 400 posti di strumento per i Licei musicali e 1.169 posti di ITP per il riordino dei percorsi negli Istituti Professionali.
I sindacati si stanno mostrando moderatamente soddisfatti ma hanno già posto alcune questioni importanti: una riguarda la richiesta di attivare almeno un posto di assistente tecnico in tutte le scuole con percorsi di istruzione professionale.
Ma il problema maggiore è quello del personale Ata che, soprattutto dopo la riforma Gelmini, è stato drasticamente ridotto, nonostante l’incremento dell’offerta formativa delle scuole. In pratica, sottolineano i sindacati, in questi anni i carichi di lavoro per il personale sono aumentati in modo insopportabile.
La circolare che accompagnerà il decreto sugli organici potrebbe essere firmata dal Ministro già nella giornata del 15 marzo e dovrebbe contenere una precisazione che i sindacati considerano particolarmente importante: agli Uffici Scolastici regionali verrà ricordato che la materia degli organici è oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali.
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