Home Archivio storico 1998-2013 Generico Organici e mobilità Accademie e Conservatori

Organici e mobilità Accademie e Conservatori

CONDIVIDI

Con due appositi decreti intereministeriali datati 11 maggio 1999, ancora in corso di perfezionamento, sono stati definiti gli organici delle Istituzioni di Alta Cultura con novità interessanti per il settore. Infatti, a decorre dal prossimo anno accademico, Conservatori di musica e Accademie sperimenteranno un “organico d’istituto" al pari dell’organico funzionale previsto per le altre istituzioni scolastiche. E’ la chiave di volta impressa dalla nuova dirigenza dell’Ispettorato allo scopo di migliorare l’organizzione dell’intero settore d’istruzione che vive in continuo travaglio in attesa di una riforma (sempre promessa e mai raggiunta) che dovrebbe portare le istituzioni nell’ambito universitario.
In attesa dei provvedimenti legislativi si è voluto dare un primo segnale di mutamento per agganciare il comparto ai profondi mutamenti che l’istruzione pubblica sta attraversando. Mantenere un immobilismo assoluto in attesa di un decollo verso mete superiori potrebbe portare ad un isolamento dall’attuale sistema di istruzione e vanificare gli scopi delle riforme in atto.
Dal prossimo anno e per un triennio avremo, quindi, organici consolidati sulla base dell’organico di fatto dell’anno accademico 1998/99. Al termine del primo anno di sperimentazione si procederà a verificare il grado di realizzazione in relazione agli obiettivi previsti. Come si legge nelle circolari emanate dall’Ispettorato per l’Istruzione artistica in data 3 maggio 1999, gli obiettivi che s’intendono realizzare sono:
– dotare le istituzioni di una più ampia flessibilità di gestione e di organizzazione,
– realizzare una migliore e più razionale offerta formativa all’utenza,
– stimolare l’avvio di più articolate iniziative progettuali,
– ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane assegnate,
– eliminare la fase dell’organico di fatto, onde effettuare con tempestività tutte le attività inerenti l’avvio dell’anno accademico.
Per garantire un margine di flessibilità all’organizzazione didattica, alla predisposizione del piano dell’offerta formativa, è stato previsto che un’aliquota pari al 10% delle cattedre e dei posti non venga utilizzata ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato. Ciò anche al fine di evitare il sorgere di eventuali situazioni di soprannumerarietà. Se l’aliquota del 10% non sarà possibile riservarla in prima battuta verrà costituita progressivamente con le cessazioni dal servizio a qualsiasi titolo.
Per effettuare le operazioni di determinazione degli organici vengono dati tempi ristretti. Infatti i direttori dei Conservatori e delle Accademie devono convocare entro il 20 maggio 1999 il collegio dei docenti per elaborare il piano dell’offerta formativa e la conseguente ripartizione ed assegnazione delle cattedre. Entro il 25 maggio 1999 i dati dovranno essere comunicati all’Ispettorato, anche nel caso in cui il collegio dei docenti non abbia potuto esprimere il proprio parere entro la data indicata. In tal caso si provvederà d’ufficio a determinare la pianta organica dell’istituzione.
Dalle tabelle allegate alle circolari si evincono i dati complessivi degli organici a livello nazionale che si attestano a 5365 cattedre per i Conservatori e 1350 per le Accademie.