La concessione di 400 cattedre in più alla Lombardia scatena la bagarre politica e sindacale.
La Flc-Cgil dell’Emilia-Romagna dichiara: “Non ci piacciono le scorciatoie elettorali e clientelari. I 400 posti assegnati alla Lombardia nei giorni scorsi, richiedono per trasparenza ed equità una risposta adeguata ed analoga anche alle esigenze dell’Emilia Romagna”.
In Sicilia lo stesso sindacato polemizza anche con l’assessore regionale Mario Centorrino, considerato politicamente vicino al centro-sinistra, che solo una decina di giorni addietro – prima dello sciopero nazionale indetto dalla Cgil – aveva detto: “Auspico una mobilitazione a livello nazionale sul tema, da parte di sindacati, partiti e associazioni di genitori, con la speranza di poter collegare la protesta della Sicilia ad altre azioni che si sviluppino in altre regioni del Sud”.
Successivamente il sindacato di Mimmo Pantaleo ha chiesto a Centorrino di mettere in atto una forte iniziativa regionale come avvenuto in Lombardia.
Ma l’assessore, riferendosi alle cattedre concesse nella regione di Formigoni, ha dichiarato: “Si puo’ parlare di un intervento conseguenziale dovuto ad un’autorevole richiesta della Regione ? Non vi e’ traccia di questa correlazione. E’ forse il risultato di una mobilitazione sindacale? La stessa FLC CGIL Lombardia con molto pudore ammette disinteresse per la paternità di questo risultato positivo. Ci può essere un nesso, piuttosto, con le competizioni elettorali in alcune grandi città, a partire da Milano? Fra le risposte possibili questa appare la più probabile”.
Inevitabile a questo punto la contro-replica della Flc : “Anziché stupirsi o polemizzare l’assessore deve agire per contrastare i tagli, per trovare soluzioni e perché no tirare fuori ‘la grinta’ e denunciare, anziché dedurre quello che tutti avevano capito sulla vergognosa regalia della Gelmini alla Lombardia al di là dell’effettivo bisogno della scuola pubblica lombarda”.
E conclude: “Visto che l’Assessore ha compreso l’operazione elettoralistica perché non lo denuncia con una nota ufficiale al Governo, al Coordinamento delle Regioni e alla Conferenza Stato-Regioni ?”