In apertura dell’incontro, il Ministro dell’istruzione ha comunicato che è di prossima emanazione l’atto di indirizzo sulle dotazioni organiche del primo ciclo che recepisce le disposizioni dei regolamenti, sui quali si è in attesa del previsto parere del Consiglio di Stato. Se il parere confermasse il testo, approvato già in prima lettura dal Consiglio dei Ministri, Maria Stella Gelmini ritiene che non ci siano grandi margini di modifica. Il Ministro ha affermato, invece, che esistono margini per rispondere alle tante sollecitazioni che sono state fatte, per intervenire sul decreto degli organici, visto che è in corso un confronto con il Ministero dell’economia e si sta valutando l’utilizzo di tutte le risorse disponibili, ad esempio quelle della legge 440/1997 nonché dei fondi europei.
Oltre a quelle già segnalate in un precedente articolo, riportiamo alcune prese di posizione da parte sindacale dopo l’incontro dell’11 febbraio con la Gelmini.
La Flc Cgil giudica le risposte del Ministro “elusive rispetto alla gravità dei problemi posti. Unico passo in avanti concreto la disponibilità ad attivare un tavolo interministeriale sulla precarietà”.
A sua volta, la Uil Scuola ha evidenziato “l’urgenza di monitorare la situazione rispetto al precariato nelle diverse realtà territoriali per definire gli interventi necessari”, sollecitando altresì “la previsione di una fase transitoria per il reclutamento, che partendo dalle immissioni in ruolo preveda (come ad esempio per le materie scientifiche in molte regioni) lo scorrimento delle idoneità delle Siss e la rapida emanazione di procedure concorsuali per la copertura dei posti, fermo restando lo scorrimento delle graduatorie permanenti”. Inoltre, il sindacato rappresentato da Massimo Di Menna ha anche sottolineato la necessità di “prevedere la massima tutela per il personale di ruolo ed evitare interventi diffusi circa la perdita di titolarità proponendo un approfondimento e un possibile stralcio della parte sulla mobilità che riguarda l’individuazione e l’utilizzo dei perdenti posto in considerazione che per il primo ciclo si tratta di una situazione particolarmente preoccupante”.
Il presidente dell’Anp Giorgio Rembado ha evidenziato “la necessità, nei provvedimenti che saranno emanati, di sostenere l’autonomia delle scuole soprattutto dal punto di vista dell’organizzazione della didattica. Gli organici dovranno infatti essere assegnati secondo il principio dell’organico funzionale che salvaguarda le scelte della scuola e le sue prerogative”.
E già prima dell’incontro Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola aveva lanciato una proposta: “riduciamo subito i tagli agli organici, che inevitabilmente abbasserebbero la qualità del servizio, in misura almeno pari alle risorse che, fra tre anni, si prevede di utilizzare come ‘ristorno’ finalizzato al merito. Anche noi vogliamo riconoscere il merito, ma questo non si può fare sulle macerie di una scuola devastata dai tagli. Troviamo le risorse necessarie e possibili, da quelle previste dalla legge 440/97 a quelle consentite dai Fondi sociali europei”.
In chiusura di incontro, il ministro Gelmini ha manifestato l’intenzione di proseguire in sede tecnica il confronto su organici e precariato.