Nuovo incontro al Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda gli organici per l’anno scolastico 2018-2019. Dopo la riunione di martedì, le parti si sono riviste giovedì per nuovi approfondimenti sulla questione.
Secondo il report della Cisl Scuola, ci sono novità riguardo l’attribuzione di una quota di posti di potenziamento per la scuola dell’infanzia. Inoltre gli organici delle future classi prime degli istituti professionali interessati dalla riforma prevista dal decreto legislativo 61/2017.
Per la scuola dell’infanzia sono previsti 800 posti di potenziamento, distribuiti tra le varie regioni proporzionalmente al numero degli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia statali (l’offerta formativa relativa a questo ordine di scuola in molti territori non è statale ma a carico degli enti locali); detti 800 posti dovranno essere assegnati dagli uffici scolastici regionali sottraendoli dal potenziamento della scuola secondaria di II grado e dal potenziamento della primaria e, solo in ultima battuta, dal potenziamento della scuola secondaria di I grado, in quanto tale ultimo ordine di scuola risulta quello più penalizzato dalla distribuzione ex lege 107/2015.
Per quanto riguarda le classi prime dell’istruzione professionale – interessati dai nuovi “quadri orario” nei quali le discipline sono aggregate per assi culturali di area generale e di area di indirizzo – è stato predisposto un programma informatico che permetterà alle scuole di caricare i contributi orari delle diverse classi di concorso, salvo controllo superiore per evitare situazioni di esubero. A tale proposito i sindacati hanno chiesto che le scuole operino sulla base delle scelte discusse in Collegio dei Docenti. In applicazione della riforma, gli istituti professionali, potranno contare su un incremento di organico pari a 1.161 posti destinati all’aumento delle ore di laboratorio e quindi ai posti di ITP.
In applicazione della legge di bilancio 2018, anche nell’a.s. 2018/19, si procederà a consolidare “in diritto” una quota di posti dell’organico di fatto (pari a 3.530 posti) che andranno a ridurre la quota della futura disponibilità per l’organico di fatto 2018/19, pur mantenendo invariata la consistenza complessiva dei posti 2017/18 a disposizione di ogni regione.
La distribuzione dei posti di consolidamento è avvenuta tenuto conto dei reali margini di accorpabilità degli “spezzoni” esistenti in organico di fatto. Molti degli “spezzoni” infatti non risultano accorpabili essendo di classi di concorso diverse o di consistenza oraria che non consente il completamento su non più di due scuole.
Come già avvenuto lo scorso anno, la dotazione dei posti disponibili per ciascuna regione – pari a complessivi 632.499 posti a livello nazionale – è già completa del “diritto” e del “fatto”.
Il Miur ha segnalato un calo complessivo dell’andamento demografico di oltre 21.000 alunni a livello nazionale. 50 dei posti complessivi destinati all’organico di diritto sono stati destinati alle scuole all’estero, in applicazione del decreto legislativo 64/2017. Per quanto riguarda l’organico di sostegno, è confermata la distribuzione dei posti relativi all’anno scolastico in corso.
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