Come sappiamo, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’annuale circolare sugli organici dei docenti per l’anno scolastico 2018/2019. Una scheda a cura della Flc Cgil illustra in modo sintetico tutte le novità e i punti salienti.
Preliminarmente bisogna ricordare che per effetto della legge 107/2015, gli organici dei docenti sono triennali.
Il MIUR, con la nota 16041 del 29 marzo 2018, ha attribuito alle singole Direzioni Scolastiche Regionali una dotazione organica complessiva di posti comuni, da ripartire poi per le singole province e per i diversi gradi di scuola.
La dotazione complessiva di posti comuni per i docenti nell’organico di diritto 2017/2018 è pari a 612.626 posti comuni + 48.812 per il potenziamento, + 100.080 per il sostegno.
La quota di disponibilità nella somma organico di diritto + organico di fatto, evidenzia che i posti comuni risultano essere 631.388 come riportato nell’apposita colonna della tabella allegata alla nota.
La legge di stabilità 2018 ha previsto il consolidamento di 3.530 posti dall’OF all’OD, tale da portare l’Organico di di diritto stesso a 616.156 posti. Non si tratta, quindi, di un reale incremento dell’offerta formativa, bensì di uno spostamento di posti autorizzato dal MEF.
Per differenza, rimangono 15.232 posti in Organico di fatto nel prossimo a.s. 2018/2019.
Pienamente aggiuntivi sono, invece gli ulteriori 1.161 posti destinati agli Istituti professionali per un totale complessivo della dotazione organica di 632.499 (a monte vengono accantonati 50 posti destinati al MAECI).
Sul sostegno non ci sono variazioni rispetto all’attuale contingente
La dotazione assegnata a ciascuna regione è stata a sua volta suddivisa nei 4 gradi di scuola ementre la ripartizione delle prime due quote di organico è confermata per effetto dell’introduzione
dell’organico unico dell’autonomia triennale, la nuova quota aggiuntiva e quella relativa all’organico di fatto autorizzata sono state calcolate prioritariamente sulla base della
previsione sull’andamento degli alunni, e quindi delle classi (cioè in proporzione all’aumento o diminuzione del rapporto medio alunni/classi), ma anche in base ad altri elementi orografici e in
relazione alla serie storica degli ultimi anni.
L’organico delle singole scuole verrà determinato tenendo conto della ripartizione che effettuerà, a sua volta, ciascun Direttore Regionale per le singole province e per i vari gradi di scuola.
Successivamente saranno pubblicate le disposizioni (la circolare specifica) per definire l’organico del personale ATA.
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