Per il momento non c’è nulla di certo, anche se da più parti si dà quasi per scontato che il Governo farà passare un emendamento alla legge di bilancio a sostegno di alcune misure che riguardano la scuola.
Si parla della stabilizzazione di 5.000 posti di sostegno, in modo da aumentare l’organico di diritto e contenere i cosiddetti “posti in deroga” che di anno in anno vengono coperti da personale precario.
Per il 2025 il costo di questa operazione sarà di 82 milioni (ma a partire dal 2026 ci vorranno 246 milioni).
Poi si parla di continuare a sostenere il sistema dei tutor nella scuola secondaria; spesa prevista: 50 milioni di euro sia per il 2025 sia per l’anno successivo.
Infine è previsto uno stanziamento di 47 milioni di euro per consentire alle scuole di assumere, per il 2025, personale amministrativo da impiegare per la gestione delle attività connesse con l’attuazione del PNRR.
Una parte della spesa necessaria per la stabilizzazione dei 5mila posti di sostegno verrà coperta riducendo la stanziamento previsto per il pagamento delle supplenze temporanee ma una parte (e precisamente 25 milioni) graverà su un capitolo di spesa creato ad hoc dalla stessa legge di bilancio.
Si tratta del fondo per la “valorizzazione del sistema scolastico” di cui lo stesso Ministro ha parlato più volte e che, inizialmente, pareva addirittura che potesse essere usato per le retribuzioni del personale della scuola.
In realtà l’emendamento del Governo stabilisce già da ora come saranno impiegate le risorse; come si è detto ci saranno 25 milioni per l’organico del sostegno, 50 per i tutor e 47 per assunzioni di personale Ata.
La stessa operazione sui posti di sostegno andrebbe compresa un po’ meglio perché con altra disposizione della stessa legge di bilancio, l’organico dell’autonomia viene ridotto di 5.660 posti, e quello del personale Ata di 2.174 unità.
Pochi giorni fa, nel corso del question time svoltosi al Senato, il Ministro Valditara aveva persino affermato che il taglio di 5.660 posti sarebbe stato ampiamente recuperato con una misura allo studio del Ministero.
I posti che verranno recuperati, aveva detto Valditara, saranno in numero superiore a quelli tagliati.
Il dato di queste ore sembra invece presentare un quadro diverso.
Ma è bene aspettare che il provvedimento vada all’esame dell’aula di Montecitorio perché molte cose potrebbero ancora cambiare di qui al momento del voto definitivo.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato un ulteriore aggiornamento della piattaforma Unica, punto…
Una studentessa brillante con il sogno di sconfiggere il cancro: si tratta di una 19enne…
La polemica sui compiti a casa approda direttamente sulla scrivania del Ministro dell’Istruzione e del…
Concorso docenti Pnrr 2, online il bando del concorso docenti 2024. Dalle ore 14.00 di…
Troppi aspiranti docenti focalizzano l'attenzione su concorsi e meccanismi di assunzione, trascurando l'importanza delle metodologie…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto oggi, 12 dicembre, ad Atreju,…