L’articolo 110 della bozza della legge di bilancio 2025 sta creando non poche polemiche e proteste. Il comma 7, infatti, prevede “ritocchi” significativi agli organici della scuola (5.660 posti di docenti e 2.174 unità di personale Ata in meno).
L’operazione rientra in un più ampio programma di riduzione del personale del pubblico impiego che riguarda tutti i Ministeri.
Allo stato attuale non è ancora del tutto chiaro con quali modalità verranno effettuati i “tagli” anche se, comunque, il ministro della Funzione Pubblica Zangrillo ha già detto che l’impatto sul mondo della scuola sarà molto limitato dal momento che è ormai da anni che la popolazione scolastica sta diminuendo costantemente.
Ma vediamo cosa dice la relazione tecnica allegata alla legge.
“Il comma 7 prevede che a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva delle istituzioni scolastiche di cui all’articolo 1, commi 64 e 65, della legge n. 107 del 2015, sia ridotta di 5.660 posti dell’organico dell’autonomia. Conseguentemente, si stabilisce che le consistenze dell’organico dell’autonomia del personale docente di cui all’articolo 16-ter, comma 5, del decreto legislativo n. 59 del 2017 siano corrispondentemente ridotte”.
“Inoltre – si legge ancora nella relazione – è previsto che, con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997, da adottare entro il 15 febbraio 2025, si proceda alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall’anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità”.
“Parimenti – conclude il documento su questo punto – con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro il 31 marzo 2025, le riduzioni riferite al personale docente possono essere rimodulate nell’ambito dell’organico triennale dell’autonomia di cui al citato all’articolo 1, commi 64 e 65 della legge n. 107 del 2015, ad invarianza finanziaria. Infine, è previsto che con il medesimo decreto, in deroga a quanto disposto dalla disposizione in esame, sia possibile rimodulare le riduzioni dei posti dell’organico dell’autonomia e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, garantendo l’invarianza finanziaria”.
Va anche detto che questo, per ora, è ciò che prevede la bozza del disegno di legge, ma è anche possibile che, nel corso dei lavori parlamentari, vengano apportate modifiche più o meno significative al testo.
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