“Un’inaccettabile mutazione genetica della scuola italiana che sta vivendo un periodo di profondo disagio dovuto ad una riforma sbagliata”: così il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi oggi, 4 aprile, a Fiuggi nel corso dell’Esecutivo nazionale.
Sugli organici si gioca la partita del rilancio – si legge nel documento approvato – solo la trasformazione dei 25.000 posti dall’organico di fatto a quello di diritto potrà dare i risultati attesi di sostanziale rilancio del sistema. E’ attraverso la determinazione dell’organico che si potrà rimediare agli errori dovuti alla mancanza di un progetto di fattibilità e dare risposte sia in termini di riduzione del precariato sia di riconoscimento agli alunni di una vera continuità didattica.
Alcuni interventi sono in itinere e riguardano, da un lato le modifiche contrattuali della legge 107 attraverso un esasperante iter di modifica testo unico, dall’altro gli intervento legislativi legati alle deleghe, il confronto, avviato in sede parlamentare, è in atto e la riunione con il sottosegretario De Filippo fissato nel pomeriggio di oggi.
Una situazione di stallo e di difficoltà diffusa, quella rappresentata dai quadri e dai delegati provenienti da tutta Italia per la riunione propedeutica alla conferenza di organizzazione del sindacato prevista per fine aprile. Definite, nella riunione, le priorità dell’azione sindacale e le linee di intervento nel confronto con il Governo:
– superare le rigidità della legge per ridare valore all’autonomia scolastica, intesa come autogoverno delle scuole;
– un uso funzionale del personale Ata, superando i vincoli per le sostituzioni, assegnando alle scuole un organico potenziato;
– sbloccare il reclutamento dei dirigenti scolastici e quello dei Dsga;
– superare il meccanismo tutto burocratico di riconoscimento della professionalità di tutto il personale;
– la messa a punto dell’accordo sul passaggio da ambito a scuola;
– aprire il negoziato per il rinnovo del contratto per valorizzare il lavoro di tutto il personale e per modificare, attraverso la contrattazione, le scelte sbagliate della legge del Governo sulla scuola.
Questioni che per la Uil Scuola meritano una mobilitazione di supporto.
“Verificheremo – spiega Turi – se esistono le condizioni per intraprendere un’azione unitaria con Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals, finalizzata alla realizzazione degli obiettivi di rilancio complessivo del sistema scolastico statale e del suo personale.