Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, nell’ambito del Dl Coesione, la misura che rinnova fino al 15 giugno gli incarichi dei 6.147 collaboratori scolastici assunti a tempo determinato a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud, attraverso uno stanziamento aggiuntivo di 18,5 milioni di euro. Con lo stesso provvedimento si accelera altresì l’impiego delle risorse, pari a circa 450 milioni di euro, del Programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027.
“Con le norme approvate oggi dal governo – dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – manteniamo fede a un preciso impegno verso i lavoratori assunti per i servizi a supporto delle scuole per i progetti del PNRR e di Agenda Sud. E questo grazie a uno sforzo finanziario dello stesso Ministero”.
“Al contempo – prosegue il Ministro – mettiamo in campo misure per rendere più rapida ed efficiente la mobilitazione di notevoli risorse stanziate per progetti di potenziamento delle infrastrutture sportive nelle scuole, per la fornitura di arredi didattici innovativi, per la fascia di età fino a 6 anni e per la realizzazione di laboratori avanzati dedicati allo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali. Tutti interventi che consentiranno di avere una scuola più moderna e centrata sullo studente”.
Le principali misure
Il rinnovo degli incarichi Ata riguarda 6.147 unità di personale, il cui contratto è scaduto il 15 aprile scorso. I lavoratori interessati potranno essere riassunti a partire dal 2 maggio con scadenza al 15 giugno.
La misura ha richiesto lo stanziamento di 18,5 milioni di euro, 14 dei quali a carico del bilancio del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Per la copertura del suddetto stanziamento che fa capo al MIM si fa ricorso, solo a titolo di anticipazione, al Fondo di funzionamento per le istituzioni scolastiche per l’anno 2024, che verrà reintegrato di un’identica somma per la quota parte che incide sull’esercizio finanziario del 2025. In questo modo, trattandosi di una mera anticipazione contabile a saldo invariato, resta del tutto inalterata l’entità del fondo per l’anno scolastico 2024/2025.
L’ammontare stanziato si aggiunge agli oltre 112 milioni che lo stesso Ministero aveva individuato prima con il “decreto Caivano” e poi con la Legge di Bilancio per il 2024.
La misura per questo anno scolastico ha richiesto dunque una copertura di oltre 130 milioni di euro, in massima parte provenienti dal bilancio del MIM.
Il decreto mette in campo anche nuove norme per l’impiego delle risorse del Programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027, in modo da consentirne un più rapido utilizzo e un’integrazione con le azioni già intraprese nell’ambito del PNRR. Saranno, dunque, attivati i seguenti piani:
- 200 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture per lo sport nelle scuole, a beneficio dei progetti PNRR già candidati e positivamente verificati delle Regioni con un PIL pro capite inferiore al 75% della media comunitaria;
- 100 milioni di euro per la fornitura di arredi didattici innovativi per migliorare l’offerta educativa nella fascia di età 0-6 anni, a beneficio delle strutture oggetto di finanziamento nell’ambito del “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia” del PNRR;
- 150 milioni di euro per la realizzazione di laboratori innovativi e avanzati per lo sviluppo di specifiche competenze tecniche e professionali, al fine di potenziare la formazione nelle Regioni che necessitano di maggiore supporto, rafforzando il rapporto con il mondo del lavoro e la didattica laboratoriale, nell’ottica di un più incisivo contrasto alla dispersione scolastica.
Le reazioni
“Con l’approvazione in CdM della norma che consente la ricontrattualizzazione del personale ATA, si dà una risposta concreta a tanti collaboratori che potranno così continuare a lavorare per tutto l’anno scolastico. Il MIM, individuando una dotazione di circa 14 milioni di euro, proroga infatti oltre 6 mila contratti. Si conferma l’attenzione del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per il personale scolastico e per la formazione e la crescita dei nostri ragazzi. Un’altra promessa che diventa realtà, un obiettivo fortemente voluto dalla Lega: la scuola per noi è e continuerà a essere al centro dell’agenda politica”, così in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Istruzione a Palazzo Madama.
“Le misure approvate oggi in Consiglio dei ministri confermano lo sforzo del Governo verso l’innovazione e il sostegno alla nostra comunità educativa, rispettando gli impegni presi nei confronti dei 6.147 collaboratori scolastici con il rinnovo degli incarichi ATA a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud, attraverso uno stanziamento mirato di 18,5 milioni di euro. Sono estremamente soddisfatta per questo intervento, come anche per le nuove norme che accelerano l’impiego di risorse significative, pari a circa 450 milioni di euro, per il Programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027, per favorire l’implementazione di interventi di innovazione infrastrutturale nelle scuole, di cui in particolare 200 milioni per potenziare le palestre e ridare impulso allo sport”, questo quanto dichiara la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti.
“Dopo settimane di sollecitazioni finalmente Giuseppe Valditara si è deciso a mettere mano al rinnovo degli incarichi di oltre 6.000 collaboratori scolastici assunti a tempo determinato a supporto dei progetti del Pnrr e di Agenda Sud. Resta forte lo sgomento per il caos che questo governo ha fatto vivere a questi lavoratori e alla loro famiglie. Si poteva procedere come abbiamo continuamente ricordato a Valditara entro il 15 aprile ed evitare questo ‘buco’ di due settimane che pesa tutto sui lavoratori e che è emblematico della sciatteria con cui questo governo amministra il mondo della scuola”, così il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.
“Il via libera del Consiglio dei Ministri, nell’ ambito del Dl Coesione, al rinnovo fino al 15 giugno degli incarichi dei 6.147 collaboratori scolastici assunti a tempo determinato a supporto dei progetti del PNRR e di Agenda Sud, è un ulteriore segno tangibile dell’impegno del Governo Meloni a sostegno delle istituzioni scolastiche. Un ulteriore concreto passo verso quella politica del fare che tanto infastidisce la sinistra. Da giorni leggo su Facebook insulti e frasi scomposte, con toni non giustificati e non giustificabili. Ho atteso in silenzio. Oggi l’unica risposta che questo governo sa dare: I FATTI. Si rassegnino PD e 5Stelle: noi non usiamo la disperazione della gente per raccattare voti, noi siamo abituati a dare risposte serie anche in momenti difficili”, questo quanto dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della commissione cultura e istruzione del Senato e vice responsabile del dipartimento scuola del partito.
“Bene la proroga annunciata nel prossimo DL Coesione per i 6 mila collaboratori assunti come supporto alla realizzazione delle misure finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dalle iniziative di Agenda Sud. Peccato che arrivi con 15 giorni di ritardo, poiché i contratti sono scaduti il 15 aprile scorso. Ritardo che rischia di essere pagato dai lavoratori. Rimane invece ancora aperta la paradossale vicenda dei 387 docenti che sono risultati vincitori delle prove suppletive dei concorsi banditi nel 2020 e che, in virtù della recente sentenza del Consiglio di Stato n. 766/24, rischiano di vedere revocato il loro inserimento nelle graduatorie di merito e quindi di venire licenziati. Vanno date certezze e tranquillità a questi insegnanti. Chiediamo che si agisca rapidamente per via normativa”, così in un comunicato il sindacato Flc-Cgil.
“Quelle che arrivano dal Governo sono sicuramente delle prime risposte alle richieste presentate in varie sedi e modalità dal nostro sindacato autonomo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , come quelle per il personale aggiuntivo Pnrr, certamente rimangono irrisolti moltissimi problemi per il reclutamento, i diritti dei precari, la mobilità del personale di ruolo a partire dai vincoli dei neo-assunti, il riconoscimento della carriera e dei titoli, gli stipendi più bassi della pubblica amministrazione. Speriamo vivamente che quello di oggi si un punto di partenza e non di arrivo, perché l’anno scolastico non è molto lontano”.