Categorie: Personale

Organico autonomia: docenti senza classe anche con 30 anni di servizio

A partire dal prossimo settembre, con l’entrata in vigore delle nuove norme sull’organico dell’autonomia, bisognerà fare molta attenzione alla questione della assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi.

In base alle nuove regole, infatti, non ci sarà più differenza fra organico di diritto e organico potenziato e ogni insegnante potrà essere assegnato indistantemente ad una classe, ad una attività progettuale o potrà essere utilizzato per coprire le assenze dei colleghi.
I sindacati, per parte loro, tacciono e le proteste e le denunce degli anni 2010/2012 quando i ds che non intendevano applicare le norme contrattuali sulle assegnazioni venivano portati in tribunale sono ormai un lontanissimo ricordo (per inciso: le norme contrattuali erano state abrogate nel 2009 con il decreto Brunetta e i sindacati persero in quasi tutti i tribunali d’Italia).
Ma in che modo gli insegnanti verranno assegnati a un posto piuttosto che ad un altro?
Molti pensano che i ds potranno decidere in piena autonomia e quindi potranno anche utilizzare un docente con 30 anni di servizio per coprire le supplenze.
I sindacati non dicono nulla anche perchè non possono rivendicare un proprio ruolo, proprio per le norme contenute nel decreto del 2009.
Ma in realtà le cose sono un po’ più complesse di come appaiono.
Il dirigente può certamente assegnare i docenti ai plessi e alle classi ma nel rispetto dei criteri generali fissati dal consiglio di istituto (art. 10 comma 4 del TU 297/94) e delle proposte fomulate dal collegio dei docenti (art. 7, comma 2 lettera b).
Il fatto è che ormai questa norma di legge è sempre meno applicata anche perchè i sindacati non sono molto interessati alla questione (si tratterebbe infatti di rivendicare le prerogative degli organi collegiali e non della contrattazione decentrata che è poi ciò davvero sta a cuore ai sindacati).
Non sarebbe male però se nei primissimi giorni di settembre i docenti che fanno parte dei consigli di istituto chiedessero la convocazione del consiglio per deliberare in merito in modo da far sì che le assegnazioni vengano effettuate in modo regolare.

Reginaldo Palermo

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