C’è il via libera del Consiglio dei ministri alla proroga fino al termine delle lezioni di circa 45mila docenti e Ata assunto sul cosiddetto organico Covid: il Cdm, riunito nel pomeriggio di giovedì 17 marzo, ha detto sì alla richiesta formulata direttamente dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha immediatamente espresso la sua soddisfazione.
“Oggi abbiamo anche approvato la proroga fino alla fine delle lezioni dei contratti dell’organico per l’emergenza”, ha detto Bianchi.
“Mi sono battuto per questa misura che consente alle scuole di poter contare ancora sul sostegno di questo personale per gestire l’uscita dalla fase di emergenza”, ha concluso il ministro dell’Istruzione.
Per la copertura della disposizione, che riguarda in prevalenza collaboratori scolastici, il Governo avrebbe stanziato una cifra vicina ai 200 milioni di euro.
I contratti a tempo determinato dovrebbero avere ora come scadenza il prossimo 15 giugno, in modo da garantire a tutte le scuole di concludere le lezioni dell’anno scolastico corrente.
Senza lo stanziamento odierno delle economie pubbliche, tutti i docenti e il personale Ata Covid avrebbe terminato il servizio il prossimo 31 marzo.
Secondo Anp, il sì del Governo all’organico Covid fino al termine delle lezioni è una notizia positiva per “le necessità effettive delle scuole, soprattutto quelle del primo ciclo. Queste ultime, infatti, contano in modo particolare sull’organico Covid per garantire servizi indispensabili, si pensi al tempo pieno, e la funzionalità delle loro segreterie”.
Anp fa notare che “il termine dello stato di emergenza potrebbe non far eliminare la necessità di dare attuazione alle misure di sicurezza fin qui applicate e alle connesse esigenze delle scuole”.
“Non si potevano privare le scuole di oltre 50mila docenti e Ata assunti con l’emergenza pandemica ma di fatto indispensabili per assolvere il diritto all’istruzione dei nostri studenti – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -. Sono diverse settimane che stiamo chiedendo questa disposizione: a fine 2021 abbiamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2022, poi anche nel decreto Sostegni Ter e ribadito ad inizio marzo”.
Il sindacato dice che non si fermerà, “perché questi posti vanno collocati in organico di diritto: non dimentichiamo che negli ultimi 12 anni è stata tagliata, per effetto del dimensionamento, una quota di posti che corrisponde a cinque volte l’attuale organico Covid, parliamo di ben 250mila posti polverizzati. Farli diventare stabili è il minimo che si possa fare”,
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