L’organico Covid viene ripartito nel Paese sulla base di diversi criteri, tra i quali anche la presenza di scuole con almeno 5 classi aventi un numero di alunni superiore 26 o 27. Insomma, le scuole ricche di classi pollaio hanno beneficiato (e continuano a farlo) di risorse umane aggiuntive, sia sul fronte degli insegnanti che su quello del personale Ata. Lo si legge nell’ultimo Focus del Ministero dell’Istruzione, dal titolo Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2021/2022.
Dalla tabella si evince anche che la regione ad avere più beneficiato di risorse sulla base proprio del criterio delle classi pollaio è la Lombardia, che ha ricevuto più di 4milioni di euro (dei complessivi 422 destinati all’organico Covid), a fronte, evidentemente, del maggiore numero di classi pollaio rispetto al resto del Paese.
Si legge nel Focus: In continuità con l’intervento attivato nel corso dell’a.s. 2020/2021 ai sensi dell’art. 231- bis del D.L. 34/2020, l’art. 58, comma 4-ter, del D.L. 73/2021 (cd. decreto “Sostegni- bis”), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, ha previsto l’attivazione di ulteriori incarichi temporanei per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022. In particolare:
Complessivamente, mettendo insieme i vari criteri di attribuzione delle risorse relative all’organico Covid, la regione che ha ricevuto maggiori finanziamenti è il Lazio, che si aggiudica 49.823 milioni di euro. Seguono la Lombardia (46 milioni) e la Campania (39 milioni).
Interessante anche il dato della Calabria, che rivela il peggiore tasso di fragilità del Paese, ricevendo più di 13 milioni di euro a questo scopo. Un dato, quello della fragilità, calcolato dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, che misura le condizioni di fragilità degli alunni rispetto all’ordine di scuola che frequentano.
Il Ministero affida le risorse destinate all’organico Covid agli uffici scolastici regionali, i quali poi individuano le istituzioni scolastiche che rientrano nei criteri indicati a livello di amministrazione centrale.
In tabella le quote ripartite regione per regione, sulla base dei cinque criteri indicati dal Ministero dell’Istruzione:
Riepiloghiamo le modalità con cui sono state ripartire le risorse destinate all’organico Covid secondo il Focus del Ministero dell’Istruzione.
quale elemento perequativo, con l’obiettivo di garantire che ciascun ufficio scolastico regionale percepisca una somma corrispondente almeno alla spesa realizzata nel periodo settembre-dicembre 2020 per le finalità di cui all’art. 231-bis D.L. 34/2020.
quale elemento per garantire la copertura di risorse umane per le istituzioni scolastiche che presentano almeno cinque classi con più di 26 alunni (per le scuole primarie e le scuole secondarie di I grado) e 27 alunni (per le scuole secondarie di II grado).
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