Personale

Organico dell’autonomia, ecco quando l’assegnazione dei docenti alle cattedre è corretta e quando invece è irregolare

Manca poco ai primi giorni di settembre, periodo in cui i docenti conosceranno i posti e le classi a cui sono stati assegnati. La procedura di assegnazione dei docenti ai posti e alle classi è molto attesa e a volte anche molto contestata. Vediamo come funziona l’assegnazione del docente ad una cattedra e chi è che la dispone.

Criteri deliberati dal Consiglio di Istituto

È utile specificare che per l’art.10, comma 4, del d.lgs. 297/94, il Consiglio di Circolo o di Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione ad esse dei singoli docenti, e  che per l’art.7, comma 2 lettera b), del d.lgs. 297/94, il Collegio dei docenti formula proposte al dirigente scolatico per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo o d’Istituto.

Quindi appare chiaro che il dirigente scolastico debba tenere conto, nel momento che individua i docenti da assegnare alle classi, dei criteri generali disposti dal Consiglio di Istituto e delle proposte avanzate, in caso ce ne fossero, dai docenti in sede di Collegio. Tra i criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto, c’è quasi sempre la continuità didattica del docente che è titolare da più di un anno nella scuola.

Cattedre miste a volte sono previste

In alcune scuole c’è chi addirittura adotta la tipologia di assegnazione su cattedra mista. Per esempio ci sono dirigenti scolastici che assegnano ai docenti con specializzazione sul sostegno, metà cattedra su materia e l’altra metà su sostegno. Questo modo di assegnazione non è assolutamente regolare perchè altera la titolarità dei docenti o comunque gli incarichi ricevuti attraverso un determinato contratto. Cosa diversa è se la cattedra mista, per effetto della somma di spezzoni, viene prevista dall’incarico da GPS.

La trasparenza della delibera del Consiglio di Istituto sui criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi e le proposte formulate dal Collegio dei docenti, sono d’obbligo, anche perché, è il caso di specificare, che la delibera ANAC n. 430 del 2016 indica, tra i processi a maggior rischio corruttivo riguardanti le istituzioni scolastiche, proprio la procedura di assegnazione dei docenti alle classi.

Assegnazione mista tra potenziamento e classi

Una procedura corretta di assegnazione del docente alle classi, potrebbe essere anche quella di assegnare alcune classi, secondo i criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, e completare l’orario settimanale con alcune ore di potenziamento. Questo tipo di posto da assegnare è previsto, espressamente, dall’art.28, comma 1, del CCNL scuola 2016-2018.

Quindi è possibile coprire parzialmente o in alcuni casi anche integralmente, l’orario di servizio settimanale di un docente, con attività per il potenziamento dell’offerta formativa o quelle organizzative. Dunque potrebbe capitare che un docente di matematica abbia 15 ore di assegnazione alle classi e 3 ore di completamento per attività di potenziamento previste nel PTOF. Potrebbe capitare anche che un docente a cui viene affidato un compito di natura organizzativa, possa svolgere 9 ore con le classi e altre 9 per coadiuvare il dirigente scolastico in attività di collaborazione.

Assegnazione delle classi illegittima

Un’assegnazione delle classi che va ad essere in palese contrasto con i criteri deliberati dal Consiglio di Istituto, si potrebbe definire illegittima se non esiste una motivazione oggettiva. Come irregolare è la modifica dell’organico e la mescolanza degli organici attribuiti e già passati al vaglio delle informative sindacali. Assegnare, in un Istituto di Istruzione Superiore dove c’è il liceo scientifico e il geometra, ad un docente titolare di A011 ( italiano e latino) una cattedra di 18 ore al geometra dove l’italiano è insegnato dai titolari di A012, significa modificare di fatto l’organico assegnato in funzione degli indirizzi dell’Istituto. Come è anche un errore rilegare nell’A020 (fisica) di un Istituto Tecnico, un titloare di A027 ( matematica e fisica) dell’indirizzo scientifico. Tale mescolanza ormai è diventata molto diffusa, ma è certamente un’irregolarità rispetto la classe di concorso di titolarità e soprattutto rispetto gli organici definiti per classi di concorso. Si tratta di una irregolarità difficilmente contrastabile, perché dovrebbe essere risolta davanti al giudice del lavoro, ma per avere una sentenza passerebbe comunque almeno un anno.

Lucio Ficara

Articoli recenti

I docenti che criticano con forza la scuola rischiano la sanzione, Fracassi (Cgil): questo codice di comportamento pregiudica la libertà d’espressione

Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…

21/11/2024

Caso Raimo: un collegio dei docenti della provincia di Varese esprime la propria solidarietà

Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…

21/11/2024

La resa al Governo dei sindacati non scioperanti

I sindacati della scuola che non scioperano il 29  novembre stanno dando un segnale di…

21/11/2024

Mobilità docenti 2025-2028, si procede passo spedito per una chiusura del CCNI entro fine mese. Il punto fatto dalla Gilda Insegnanti

La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…

21/11/2024

Elenchi aggiuntivi GPS prima fascia: requisiti e modalità d’iscrizione

Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…

21/11/2024