In questo appuntamento con la nostra rubrica “A domanda, risponde…” a cura del prof. Lucio Ficara, le risposte ai quesiti dei nostri lettori sul tema dell‘organico di fatto.
Ecco i temi trattati:
DOMANDA n. 1
Cosa sono l’organico di fatto e i posti in deroga? Quanti posti in più ci saranno a disposizione?
RISPOSTA
L’organico dell’autonomia 2021/2022 del personale docente è costituito da:
L’adeguamento dell’organico dell’autonomia alle situazioni di fatto, da parte delle istituzioni scolastiche, avviene quando vi sono degli scostamenti nel numero degli alunni iscritti, rispetto a quanto comunicato per la costituzione del predetto organico di diritto ovvero per situazioni particolari, come ad esempio quelle venutesi a creare nelle zone colpite, negli anni scorsi, da gravi eventi sismici. A tale adeguamento, sempre per l’anno 2021/2022, se ci saranno finanziamenti aggiuntivi potrebbe essere confermato l’organico COVID. Inoltre è previsto un incremento notevole dei posti di sostegno con l’aggiunta di 90 mila posti in deroga.
DOMANDA n. 2
Quali docenti possono aspirare ad avere assegnato un posto in organico di fatto?
RISPOSTA
I posti in organico di fatto possono servire per incrementare i movimenti della mobilità annuale, per cui possono andare alle utilizzazioni e alle assegnazioni provvisorie, inoltre possono andare per le supplenze annuali attraverso GAE e GPS, ma anche ai docenti presenti nelle graduatorie di Istituto. Anche i docenti che presentano ai dirigenti scolastici domanda di MAD ( Messa a disposizione) possono aspirare ad avere un contratto annuale a tempo determinato su tali posti dell’organico di fatto.
DOMANDA n. 3
Come si distribuiscono in una regione i posti dell’organico di fatto?
RISPOSTA
I direttori degli Uffici scolastici regionali, previe interlocuzioni con le Regioni e dopo l’informativa alle Organizzazioni sindacali, secondo quanto indicato negli articoli 5 e ss. del CCNL di riferimento 2016-18, ridetermineranno la distribuzione della dotazione organica tra i vari gradi di istruzione, compresa la scuola dell’infanzia, assicurando flessibilità nella costituzione delle classi, prioritariamente a quelle iniziali di tutti gli ordini di scuola, nel rispetto del contingente assegnato a ciascun Ufficio scolastico regionale. Questo viene fatto proprio nel mese di luglio.
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