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Organico di fatto, segnali positivi

Al Ministero della Pubblica Istruzione si è svolto, nei giorni scorsi, l’annuale incontro per l’informazione successiva relativa ai dati definitivi della situazione “di fatto dell’anno scolastico in corso. Nel consegnare alle organizzazioni sindacali le schede riepilogative,  l’Amministrazione ha evidenziato una serie di osservazioni, corredate dai seguenti dati:
Scuola dell’infanzia – Si è rilevato uno scostamento negativo di circa 11mila alunni. L’incremento in organico di diritto di 400 posti e di ulteriori 530 posti in organico di fatto ha consentito la quasi totale eliminazione delle liste d’attesa  e l’accoglimento di circa 30mila bambini anticipatari.
Scuola primaria – E’ statoconfermato anche quest’anno l’aumento  di 26mila alunni, di cui 11mila anticipatari. Al conseguente incremento delle classi si è provveduto con l’assegnazione dell’intero budget di posti (2.550) finanziato dalla legge 53/2003. L’incremento – dovuto prevalentemente da flussi di mobilità e dalla presenza di alunni extracomunitari – ha registrato punte massime in alcune regioni del nord e del centro (Emilia, Lombardia, Piemonte, Veneto e Toscana). Ciò ha determinato un aumento di  posti in organico di diritto (una parte  dei 480 posti autorizzati  e utilizzati anche nella scuola secondaria di II grado) e  di oltre 2.400 posti in organico di fatto. Un lieve incremento (1.000 unità) si è realizzato per le classi a tempo pieno.
Scuola secondaria I grado – Anche quest’anno,  consolidando il trend, si è registrata una consistente riduzione: 34mila alunni  rispetto all’a.s. 2005/2006 e di  2mila rispetto alla previsione. Negli ultimi tre anni il calo ha riguardato complessivamente oltre 72mila alunni. L’incremento di circa 7mila alunni registrato nell’organico di fatto – rispetto all’organico di diritto – ha comportato un aumento di 410 classi e 2.219 posti. Con riferimento alle classi a tempo prolungato la riduzione di 152 unità rispetto all’a.s. 2005/2006 è stata attenuata da un aumento di 93 classi in organico di fatto rispetto al contingente assegnato in diritto. L’insegnamento della seconda lingua comunitaria è stato, anche quest’anno, assicurato con posti assegnati in organico di fatto.
Scuola secondaria II grado – Anche quest’anno si è manifestato un forte scarto tra le richieste di organico di diritto delle scuole rispetto agli alunni che risultano realmente frequentanti in organico di fatto (meno 31mila). Per contro si è verificato un incremento di 40mila alunni rispetto all’organico di fatto 2005/2006 dovuto fondamentalmente al rientro, nel sistema di istruzione, di un notevole numero di studenti. Ciò ha determinato un aumento dei posti autorizzati in organico di diritto (parte dei 480 citati per la scuola primaria) e oltre 1.400 in organico di fatto.
Sostegno – Nell’anno in corso si è registrato un aumento di 6.856  posti e di 3.815 spezzoni. Un incremento che, supportato dalla crescita di più di 11mila disabili, può essere definito anomalo: il trend di aumento degli ultimi anni si era attestato, infatti, sulle 5mila unità. Nell’anno scolastico in corso gli alunni portatori di handicap risultano 172.114 contro i 161.027 dell’a.s. 2005/2006. 
Personale ATA – L’organico di fatto è aumentato  di 1.298 posti rispetto all’organico di diritto, 275 dei quali  sono stati attribuiti per far fronte alle carenze organizzative causate dalla presenza di più unità di personale inidoneo. In  particolare risultano incrementati i posti di collaboratore scolastico (1.092),  assistente amministrativo  (130), assistente tecnico (77); tali incrementi – sulla base di una verifica delle esigenze di funzionalità dei servizi amministrativi, tecnici e ausiliari – hanno riguardato tutte le regioni. L’incremento avvenuto in organico di fatto recupera solo  parzialmente una situazione che ha impoverito i servizi scolastici a livello generale.
 
La Cisl Scuola fa notare che “la situazione descritta dall’Amministrazione mette in luce come le vertenze sugli organici docenti ed Ata, attivate a livello nazionale e territoriale insieme a Cgil e Uil ha consentito di acquisire alcuni esiti positivi, ancora inadeguati rispetto alle reali necessità della scuola”. Ma per la Cisl Scuola “le scelte della Finanziaria 2007 rischiano di inficiare i risultati conseguiti”.
Per la Flc Cgil “i dati forniti confermano il segnale di discontinuità del Ministro, fortemente richiesto a giugno nella fase di emanazione della circolare n. 45 del 9 giugno 2006 sull’adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto”.
Redazione

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