Quanto siano credibili le parole del ministro Giannini sulla questione dell’organico funzionale è difficile dirlo.
Vogliamo però essere generosi e siamo certi che il Ministro sia animata da buone, ottime intenzioni.
Ma i fatti stanno a dimostrare che la questione è piuttosto complicata.
Nella scuola italiana si parla di organico funzionale da tempo immemorabile; per un certo periodo (anni ottanta, erano i tempi delle cosiddette DOA, dotazioni organiche aggiuntive) è esistito davvero. Poi si è andati avanti a fasi alterne, all’epoca del ministro Berlinguer si è avuta ancora qualche esperienza sul tema, mentre dal 2008 in avanti non solo si è persa ogni traccia di “funzionalità” ma addirittura la scuola ha iniziato ad entrare in sofferenza anche per l’organico ordinario.
Si arriva così al decreto legge n. 5/2012, convertito nella legge 35 del 4 aprile 2012 che, all’articolo 50, elenca una serie di iniziative finalizzate a valorizzare l’autonomia scolastica.
Si va da un progetto sperimentale per il trasferimento alle scuole dei fondi per il funzionamento ordinario, all’organico funzionale di sostegno, fino alle reti di scuole per concludere con organici stabili per almeno tre anni.
Il medesimo articolo prevede che le novità elencate vengano finanziate con un aumento della tassazione sui giochi pubblici.
Bene, a distanza di due anni dalla legge non si è visto ancora assolutamente nulla. Non è dunque ben chiaro a cosa dovrebbe servire un nuovo decreto legge sulla materia. Per dire che si confermano le misure già previste dalla legge 35 di 2 anni ? Ma in che Paese viviamo ?
Si fa una legge e la si chiude con la formula di rito “è fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare” e poi, dopo due anni, ci si accorge che è necessario reiterarla perché nel frattempo nessuno si è premurato né di osservarla, né di applicarla e neppure di iniziare a creare le condizioni per poterla mettere in pratica anche solo in parte ?
Il ministro Giannini dice che si farà un decreto legge o forse una legge-delega, probabilmente senza sapere che fra i due strumenti corrono anni-luce di differenza. Un decreto legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi se si facesse un DL entro luglio, l’organico funzionale potrebbe essere attuato addirittura a partire dal prossimo settembre.
Una legge delega, al contrario, deve essere approvata dal Parlamento e poi richiede una serie di provvedimenti successivi per essere applicata. In genere richiede 8-12 mesi per la prima fase e almeno altrettanti per la seconda.
Quindi nella migliore delle ipotesi una legge del genere potrebbe essere approvata per la primavera del 2015 , mentre per i decreti applicativi bisognerebbe aspettare alla primavera del 2016. Una procedura del genere significherebbe dare avvio all’organico funzionale con l’inizio dell’anno scolastico 2016/2017 (sempre che nel frattempo le Camere non vengano sciolte per nuove elezioni).
Ecco perché ci permettiamo non di mettere in discussione le buone intenzioni del Ministro ma molto più prosaicamente di evidenziare i problemi di natura pratica che la proposta dell’organico funzionale comporta.