Qualche giorno fa il ministro Giannini ha fatto una dichiarazione molto interessante sulla questione della stablizzazione dei precari ed ha affermato che a partire dal prossimo settembre avremo 750mila docenti “fissi”. Il numero fa impressione e fa pensare che, per davvero, oltre ai posti che già attualmente funzionano ce ne saranno altri in modo da realizzare quell’organico funzionale di cui si parla da anni.
Ma, per essere correttamente compresi e interpretati, i numeri vanno esaminati bene e a fondo.
In questo caso, a dire il vero, di straordinario c’è molto poco: se si consulta la pubblicazione ufficiale del Ministero disponibile anche nel sito del Miur si scopre che per il 2014/2015 funzionano poco meno di 722mila posti (sostegno compreso) ai quali vanno però aggiunti circa 25mila posti di insegnante di religione cattolica: se si fa la somma si arriva appunto a 750mila.
La logica conclusione è molto semplice: Giannini vuole dire che a partire dal prossimo anno su tutti questi posti saranno in servizio docenti “stabili” e cioè di ruolo: se sarà così (ed è tutto da vedere) sarà certamente un’ottima cosa perchè vorrà dire che cesseranno le ben note “girandole” di supplenti e decine di migliaia di precari saranno immessi in ruolo.
Ma deve essere chiaro che anche con 750mila docenti stabili non sarà in alcun modo possibile realizzare l’organico funzionale che avrebbe bisogna almeno di 40-50mila docenti in più, come peraltro ammettono gli stessi estensori del documento “Buona Scuola”.
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