Categorie: Politica scolastica

Organico potenziato: assegnazioni non congruenti con le richieste

La nota ministeriale sull’avvio dell’organico potenziato conferma ampiamente alcune nostre previsioni.
Quella principale riguarda il rapporto fra richieste delle scuole ed esigenze “assunzionali”.
Giù più di un mese fa avevamo osservato che nel rispondere alle richieste delle scuole gli USR avrebbero comunque dovuto tenere in considerazione l’effettiva disponibilità di peronale.
L’obiettivo sarà raggiunto facendo ricorso ad un meccanismo abbastanza semplice.
Innanzitutto le scuole potranno avanzare le proprie richieste facendo riferimento non alle cassi di concorso ma piuttosto alle aree disciplinari.
Le scuole del primo ciclo non avranno però la possibilità di indicare in modo univoco l’eventuale necessità di docenti di scuola primaria.
Per consentire all’USR di utilizzare nel miglior modo possibile il personale presente nelle GAE, le scuole dovranno indicare le diverse aree disciplinari in ordine di priorità.
Nel concreto quindi le esigenze delle scuole dovranno fare inevitabilmente i conti con l’esigenza di utiizzare appieno le disponibilità delle diverse graduatorie.
Potrà quindi accadere che la scuola X si veda assegnare due insegnanti di educazione fisica pur avendo indicato il potenziamnto dell’area motoria come ultima scelta ma solo perchè in quella regione esiste un surplus di docenti di quella classe di concorso.
La circolare modifica i tempi per le operazioni: tra il 15 e il 20 ottobre (e non più dal 23 settembre al 5 ottobre) le scuole dovranno inserire a sistema le proprie richieste.
Gli Usr dovranno predisporre la distribuzione delle risorse entro il 22 ottobre, mentre l’effettiva assegnazione del personale alle istituzioni scolastiche verrà effettuata fra il 12 e il 20 novembre.
Alla fine di novembre tutti i docenti assunti con la fase c) dovrebbero quindi prendere servizio nelle proprie sedi.
I tempi appaiono piuttosto stretti, vedremo se la macchina amministrativa del Miur riuscirà a rispettare le scadenze.
 

Reginaldo Palermo

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