I docenti della classe A037 (Storia e Filosofia) vogliono chiarire la loro posizione per quanto riguarda il loro ruolo nell’organico potenziato.
“La circolare del Ministero dell’Istruzione sull’organico potenziato dello scorso 21 settembre suscita perplessità, per quello che riguarda la possibile delimitazione del campo di azione dei docenti della classe di concorso A037 Filosofia e Storia all’ambito esclusivamente umanistico. Se ciò fosse vero, la Buona Scuola perderebbe proprio una delle caratteristiche professionali più apprezzate dei docenti di Filosofia e Storia: la trasversalità dei saperi”. È quanto sostiene Luigi Rossi, portavoce del gruppo GM 2012 A037 Filosofia e Storia, composto da insegnanti appartenenti alle Graduatorie di Merito dell’ultimo concorso, in attesa della chiamata per l’assunzione nella fase C del piano straordinario previsto dalla legge 107/15.
“Per questa ragione – commenta Luigi Rossi – abbiamo inviato una lettera al Ministro dell’Istruzione Giannini e al Capo di Gabinetto del Ministro Alessandro Fusacchia, con la richiesta di un incontro”.
La valutazione dei docenti di Filosofia e Storia sulla circolare del Ministero è tutt’altro che negativa, tanto è vero che, spiegano, “abbiamo apprezzato la divisione in “campi di potenziamento”, meno rigidi rispetto alle classi di concorso e più funzionali di queste ultime all’attuazione degli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla legge 107/2015, commi 7 e 85”.
“Ma il rischio – continua il portavoce degli insegnanti Luigi Rossi – è che i docenti di Filosofia e Storia possano restare confinati esclusivamente nell’area di “Potenziamento umanistico”. Se così fosse, le aree di insegnamento relative alle competenze in materia di logica, cittadinanza attiva e democratica, e utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media, resterebbero precluse ai docenti di Storia e Filosofia”.
“Siamo proprio sicuri che sia un’operazione vantaggiosa per la scuola estromettere i docenti di Filosofia e Storia dall’insegnamento in questi ambiti? Logica e riflessione sulla cittadinanza sono, non a caso – conclude Luigi Rossi -, due temi ricorrenti nella storia della Filosofia, da Platone e Aristotele fino a Russell, Wittgenstein, alle riflessioni sulla società aperta di Popper, alla teoria dell’agire comunicativo di Habermas o alla dottrina della giustizia come equità di Rawls. Sono elaborazioni e concetti sempre attuali che animano la riflessione di ogni singolo individuo e che un bravo docente di Filosofia e Storia trasforma in domande e in dialogo educativo finalizzato alla crescita autonoma dello studente”.
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