Anche la Flc-Cgil interviene a commentare la circolare ministeriale sull’organico potenziato e ne evidenzia gli aspetti critici.
Il dato più negativo di tutti riguarda, secondo il sindacato di Mimmo Pantaleo, l’organico potenziato e la sua struttura.
In particolare Flc-Cgil considera “grave l’esclusione della scuola del’infanzia dal piano per il potenziamento dell’offerta formativa, cosi come l’esclusione del personale educativo”.
La protesta della Flc è assolutamente comprensibile e va anche detto che è ampiamente condivisa da tutti i sindacati. E anche nei social network crescono le proteste dei docenti dell’infanzia che lamentano la scarsa attenzione che la legge 107 riserva a questo ordine di scuola.
Meno comprensibile è il fatto che le proteste su questo argomento arrivino solo ora.
Il tema della scuola dell’infanzia, in realtà, non è di oggi: già nel testo del disegno di legge presentato al Senato a fine maggio l’esclusione dei docenti di infanzia dal piano straordinario di assunzioni era assolutamente chiaro.
Ma, se si vanno a leggere i documenti prodotti all’epoca dai sindacati, si scopre che ben poche parole vennero spese sull’argomento.
Per esempio nel corso dell’audizione svoltasi al Senato il 28 maggio la Flc-Cgil non fece alcun accenno al problema.
E appare un po’ fuori luogo chiedere oggi che la circolare ministeriale contenga indicazioni difformi dal testo della legge. Per il momento, nel nostro ordinamento, le leggi non possono essere modificate da provvedimenti di rango secondario (circolari, ordinanze o decreti ministeriali).
Forse era necessario intervenire, per quanto possibile, nel mese di maggio quando la legge era ancora all’esame delle Camere, ma sappiamo come sono andate le cose: per la maggior parte dello schieramento contrario alla legge, il provvedimento doveva essere considerato inemendabile e gli stessi sindacati si erano concentrati su altri aspetti del ddl (preside-sceriffo, chiamata diretta e valorizzazione del merito).