Prenderanno avvio nei prossimi giorni le assegnazioni sui posti dell’organico potenziato; per il momento gli Usr hanno provveduto a distribiuire i posti fra le diverse province e in molti casi gli ambiti territoriali hanno già definito il numero dei posti da attribuire ad ogni scuola.
I primi dati confermano l’analisi complessiva che da più di due mesi stiamo facendo.
Nella secondaria di primo grado ci saranno soprattutto posti di educazione fisica, educazione musicale, educazione artistica e lingua straniera, ma va anche detto che i posti saranno relativamente pochi (uno-due per scuola).
Diversa la situazione nelle superiori dove i posti comuni sono in totale 23.500 (bisogna poi aggiungere 2mila posti di sostegno).
Nella primaria si parla di 3-4 posti in media per ciascuna istituzione scolastica.
Ma il problema vero riguarda l’effettiva copertura dei posti in quanto a fronte dei 55mila posti da attribuire abbiamo in questo momento un numero di docenti in attesa che non supera neppure le 47-48mila unità (forse, alla fine, si arriverà addirittura a 42-43mila immissioni in ruolo).
Risultano anche confermate le ipotesi che avevamo formulato nei mesi scorsi: nelle regioni del nord verrà assegnata per il ruolo una quantità di posti molto inferiore a quelli previsti dalla legge.
Un esempio servirà a chiarire la situazione: per la primaria, in provincia di Torino sono stati assegnati alle scuole circa 600 posti mentre i docenti convocati sono la metà.
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Dati analoghi si riscontrano in tutte le province piemontesi e anche in diverse altre province del nord. In pratica al nord l’organico potenziato sarà pari a 100 sulla carta ma a poco più di 50-60 nelle aule. Il Ministro ha già rassicurato tutti dicendo che comunque sui posti non assegnati si potranno nominare supplenti ma nessuno ha ancora capito come.
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