L’organico dell’autonomia fatica a decollare o, per essere più precisi, incontra oggettive difficoltà ad essere utilizzato in modo efficace e razionale.
I problemi maggiori sono legati al fatto che, spesso, i docenti assegnati alle scuole non corrispondono alle richieste avanzate dagli organi collegiali. Le lamentele di ds e docenti che parlano persino di insegnanti dell’organico potenzato sottoutilizzati o impiegati quasi esclusivamente per supplenze si sprecano. Ci sono poi casi paradossali (c’è da augurarsi che si tratti di situazioni limitate) di insegnanti costretti a stazionare in sala professori perchè non hanno nulla da fare.
La legge, purtroppo, è combinata male ma è anche vero che dirigenti scolastici e organi collegiali hanno comunque la responsabilità di utilizzare le risorse disponibili nel miglior modo possibile.
Quindi, ad avviso di chi scrive, quando la scuola conosce l’organico assegnato, dovrebbe verificare in che modo possa essere impiegato per raggiungere gli obiettivi previsti dal POF e dal Piano di Miglioramento.
Ove necessario, gli organi collegiali possono (ma forse devono) rivedere il POF e aggiornarlo sulla base delle risorse effettivamente disponibili. Senza dimenticare che il pieno e razionale impiego del personale rientra anche nelle responsabilità dirigenziali.
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