Categorie: Formazione iniziale

Organizzazione della formazione per gli animatori digitali

Nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale, adottato dal Miur a fine ottobre, le scuole dovranno procedere, entro il 10 dicembre 2015, ad individuare tra i docenti a tempo indeterminato un animatore digitale, che possa favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, nonché diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano stesso.

Al fine di garantire la continuità temporale utile per l’attuazione delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale programmate nell’ambito del Piano triennale dell’offerta formativa, l’animatore digitale sarà individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe.

Con la nota prot. n. 17791 del 19 novembre scorso il Miur ha fornito le prime indicazioni sul ruolo di questa nuova figura, precisando che “atteso il ruolo dell’animatore, questi sarà destinatario di un percorso formativo ad hoc su tutti gli ambiti e le azioni del PNSD inteso a sviluppare le competenze e le capacità dell’animatore digitale nei suoi compiti principali (organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità scolastica intera e individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola)”.

 

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Con successivo decreto direttoriale del 25 novembre è stato definito il percorso formativo diretto al potenziamento delle competenze in materia di innovazione digitale del docente, individuato quale animatore digitale.

I progetti formativi saranno elaborati da singole istituzioni scolastiche ed educative statali o loro reti e potranno prevedere anche il coinvolgimento di università, di enti di ricerca, di fondazioni, di esperti e di altri attori del territorio.

I percorsi formativi dovranno tener conto degli ambiti e delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale nonché dei contenuti, degli strumenti e dei formati innovativi per l’attuazione di misure di accompagnamento alle scuole.

Sarà compito degli Uffici scolastici regionali acquisire e selezionare i progetti formativi proposti dalle singole istituzioni scolastiche, assicurando la presenza di almeno un progetto in ciascuna provincia e garantendo il successivo coordinamento tra le sedi dei progetti formativi in ambito regionale.

Un’apposita Commissione selezionerà i migliori progetti e stilerà una graduatoria che dovrà essere comunicata al Miur entro il 28 dicembre prossimo.

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Lara La Gatta

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